Cesena, baby-gang di vandali a Borello, sede di quartiere nel mirino

Cesena
  • 15 luglio 2024

«Attorno alla sede di quartiere Borello c’è un serio problema di vandalismi». Va avanti da oltre un anno e «le forze dell’ordine non possono per ora farci un granché, perché a fare confusione e danni sono minorenni, contro i quali non ci sono evidentemente strumenti di legge idonei a placarne l’agire».

A evidenziare una situazione che sta sfuggendo di mano e sotto gli occhi anche di famiglie e bambini che frequentano l’hub della frazione cesenate più vicina alla Valle del Savio sono proprio i fruitori dei vari servizi. «Siamo consapevoli che per quanto in loro potere le forze dell’ordine stanno provando, saltuariamente, a metterci una pezza. Ma l’asticella delle problematiche continua ad alzarsi da un anno in qua. Forse occorrono più strumenti diversi per poter sistemare la situazione».

Il gruppetto con comportamenti in stile “baby gang”, anche se per ora, a quanto pare, sono limitati a vandalismi, è composto da quattro giovanissimi. Non sono tutti residenti a Borello, alcuni abitano in una piccola frazione, a non molta distanza.

«Si ritrovano attorno alla biblioteca e alla sede di quartiere ogni pomeriggio, sia d’estate che d’inverno. Ogni occasione è buona per fare danni. Nel tempo si sono sommate cioccolata, non si sa se acquistata o rubata alla bisogna in vicini esercizi commerciali, infilata dentro il contenitore all’esterno della biblioteca usato per restituire i libri in prestito. Un gesto per rovinarli. Oppure cioccolata è stata spalmata sulla statua del minatore. Spesso, quando al piano inferiore si svolgono attività con bambini piccoli e laboratori, quegli stessi ragazzini salgono di sopra e vandalizzano gli arredi. Oltre a scagliare vestiti, effetti personali o materiale del quartiere dalla finestra, a volte danneggiandolo. Altre volte sono stati rotti vetri e porte della sede del Quartiere. Sempre e solamente per spirito vandalico. Per non parlare dei rifiuti lasciati a terra ovunque, soprattutto scarti e residui di cibarie e bevande».

La situazione va avanti da oltre un anno e comporta anche un pericolo maggiore. Tutti i giovanissimi vandali si spostano a bordo di monopattini elettrici, senza alcun rispetto delle regole del traffico, rischiando continuamente di farsi male o di far male a qualcuno.

Se, come sembra, le forze dell’ordine quando sono state chiamate ad intervenire non avevano strumenti di contrasto, «a tutela di chi frequenta l’ambiente del quartiere - segnalano alcuni cittadini esasperati - si potrebbero far muovere specialisti di strada del recupero di minori con problematiche. Di certo o loro o le forze dell’ordine (se non assieme) avranno gli strumenti giusti per sapere come avvertire le famiglie dei vandali di quanto accade quotidianamente. Così come conosceranno tecniche efficaci per insegnare una civile convivenza con la collettività e i beni di tutti. Anche perché qui a Borello c’è già chi, privatamente, ha tentato da solo di avvicinarli e di farli ragionare. Senza che la situazione cambiasse e rischiando solo di essere aggredito dalla gang».

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