Cesena, auto troppo veloci uccidono 4 gatti: chiesti velox e dossi, ma non si possono mettere

Cesena
  • 05 agosto 2024

Una serie di gatti investiti e uccisi fa scattare la protesta di una residente che ha scritto agli uffici comunali per segnalare la pericolosità - ovviamente anche per gli umani - costituita dalla velocità delle auto che attraversano la frazione di Ponte Abbadesse e chiedendo contromisure.

La cesenate residente in via Ponte Abbadesse ha scritto all’amministrazione comunale per chiedere un aiuto direttamente al sindaco Enzo Lattuca. «Purtroppo sabato sera hanno investito e ucciso una delle mie care gatte (appena sterilizzata) perché qua il traffico è incessante e non viene assolutamente rispettato il limite dei 30 chilometri orari. I gatti lo sappiamo sono liberi e non li tieni, ma forse andando ad una velocità meno sostenuta magari non succedeva». Non è un problema che riguarda solo gli animali e il rischio è evidente per tutti: «Naturalmente parlo anche in nome dei cittadini, non vorrei che vengano presi provvedimenti solo quando ci scappa il morto umano». Intanto però tra vi Ponte Abbadesse e via del Torrente, che «pare una autostrada» negli ultimi tempi sono stati uccisi quattro felini. Pertanto la residente chiede «se sia possibile controllare frequentemente o mettere autovelox, dossi» o altri supporti per limitare la velocità degli automobilisti.

A rispondere alla residente è un commissario della polizia locale. «Naturalmente spiace che il traffico abbia causato la morte di uno dei suoi gatti, ma in merito alle richieste di velox e dossi devo risponderle che non è possibile realizzarle. In zona con il limite dei 30 chilometri all’ora un recente decreto del ministro dei trasporti (Matteo Salvini, ndr) vieta la collocazione di autovelox e i dossi in alcune strade che sono anche utili al passaggio dei mezzi di soccorso non possono venire installati». Il dirigente della polizia locale propone anche una riflessione: «La zona 30 di via Del Torrente è una risposta al problema delle velocità che nelle zone frequentate dai residenti del quartiere dovrebbero essere stimolati a rallentare nel rispetto degli altri residenti e delle categorie deboli (pedoni, ciclisti, animali). La zona 30 andrebbe valorizzata localmente, magari coinvolgendo il quartiere che a Ponte Abbadesse è molto attivo e dispone di una bellissima sede. Sarebbe bello vedere che i cittadini condividono e realizzano in pratica la necessità di rallentare e procedere lentamente in certe zone e in certe strade».

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