Cesena, assolto maestro elementare accusato di violenza sessuale su due alunne

Cesena
  • 12 giugno 2025

I racconti di due piccole alunne di una elementare del Cesenate avevano portato a processo, con l’accusa di violenza sessuale (aggravata dal fatto di essere il loro insegnante e che si trattasse di persone sotto ai 14 anni) un insegnante under 30: ieri giudicato dal collegio del Tribunale a Forlì presieduto dal giudice Monica Galassi, con a latere Federico Casalboni e Ramona Bizzarri.

Una vicenda nata nel 2021, al rientro dalla pandemia da coronavirus. Quando in una scuola elementare era entrato in servizio un giovane docente, senza abilitazione per le elementari (ma solo per le scuole superiori). Il “maestro” venne reclutato coi decreti d’urgenza necessari in epoca Covid. Le vicende hanno visto coinvolte due sue alunne: bambine con meno di 10 anni d’età che dopo un po’ di tempo, separatamente ma in maniera identica nei modi, fecero ai genitori racconti inequivocabilmente legati ad episodi di violenza sessuale (palpeggiamenti in prevalenza) alle quali il maestro le sottoponeva in una zona isolata dei bagni scolastici, dove venivano accompagnate.

Le famiglie delle due piccole (tutelate come parte civile dall’avvocato Carlotta Mattei) avevano raccolto quanto le figlie dicevano loro, facendo finire il tutto in una denuncia alla squadra anti violenze del commissariato di polizia di Cesena. Il fascicolo è poi passato dal tavolo del pm Filippo Santangelo a quello di Lucia Spirito. Nel momento in cui le bimbe venivano sottoposte a visite dai neuro psichiatri infantili per validare la veridicità dei loro racconti, venivano svolte anche indagini ascoltando tutto il personale scolastico. Le bimbe in incidente probatorio ed audizione protetta hanno poi “congelato agli atti” i loro racconti. Passaggi per arrivare al futuro processo durante i quali spuntò un episodio in cui si raccontava anche di immagini pornografiche che sarebbero state mostrate dal maestro alle piccole tramite smartphone. Per questo il reato poi contestato è diventato di competenza della Procura Distrettuale di Bologna e ieri in aula, a chiedere 7 anni di condanna per il maestro, c’era il pm Luca Venturi.

Il collegio difensivo dell’uomo (avvocati Andrea Petito e Gianluca Aldo Corvelli di Foggia) ha però sottolineato nelle arringhe finali incongruenze nei racconti sviscerati in aula. Sottolineando anche come il maestro evidentemente non sia mai stato considerato “pericoloso” o a rischio «né dagli inquirenti né dall’ambiente scolastico. Non essendo mai stato in tutto questo tempo attinto da un provvedimento cautelare di sospensione dal lavoro in attesa di giudizio». Il Tribunale ha di fatto alla fine ritenuto che non vi fossero le condizioni necessarie per dichiarare la colpevolezza del maestro “oltre ogni ragionevole dubbio”.

Le motivazioni della sentenza si conosceranno però solo tra 90 giorni e solo una volta lette la procura distrettuale deciderà se proporre o meno Appello.

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