Serata gustosa ma anche di approfondimento culturale nella conviviale organizzata dal Rotary di Cesena, guidato dal presidente dell’annata Norberto Fantini, presso il ristorante Ponte Giorgi. Il tema è stato quello della macellazione del maiale, come si svolge ancora oggi ma, soprattutto, com’era al centro della cultura contadina appena ieri. Per illustrare dal vivo come si svolge il lavoro del norcino, in Romagna detto lardaròl o scarnidòr, quattro esperti macellai - tra cui anche il celeberrimo Guglielmo Giorgi chef da 50 anni e titolare del ristorante - si sono dati da fare attorno alla classica “paca” del maiale, ossia una metà della carcassa.
Dal prelevamento del grasso, alla selezione delle parti da destinare a ciccioli, pancetta, prosciutto e costine, fino alle salsicce e al salame - lavorando di coltello davanti ad una platea che in parte ha ricordato (in tanti in passato hanno avuto contatto con la cultura contadina delle nostre campagne) in parte appreso quanto sia vero il detto che del maiale non si butta nulla - gli scarnidòr hanno dato spettacolo. A rinverdire usanze e tradizioni anche l’accattivante conferenza di Liliana Babbi Cappelletti, autrice di numerosi libri sul ricamo, sulla cucina romagnola oltreché testimone e divulgatrice delle tradizioni locali.