Cesena: al Monti si balla al fianco delle disabilità

Cesena

Un flash mob vestiti di rosso, con la bandana delle Special Olimpics e ballando tutti assieme sulle note di “Live is life” degli Opus, gli allievi e le allieve del liceo Monti hanno voluto celebrare la Giornata internazionale della disabilità. Divisi nelle due palestre del Cubo, per mantenere le giuste distanze per la sicurezza Covid, i ragazzi e le ragazze hanno così partecipato all'iniziativa, lanciata in tutt’Italia da Special Olimpcs, unendosi virtualmente a circa 14.000 atleti Special Olympics e studenti della nazione per affermare che i diritti e la dignità delle persone con disabilità, in termini di tutela, opportunità e sensibilizzazione devono divenire una priorità da portare avanti con forza e determinazione 365 giorni all’anno. «Oggi è una giornata importante istituita dall’Onu per promuovere una maggiore coscienza su questi temi e sostenere la piena inclusione delle persone disabili in ogni ambito della vita ed allontanare ogni discriminazione. Noi non siamo diversi da voi, non siamo meno intelligenti di voi, anche se possiamo avere qualche difficoltà. Ognuno di noi lotta ogni giorno per raggiungere i suoi obiettivi» ha detto Christian un alunno di seconda superiore. Anche Anna di 4ª BS ha voluto portare la sua testimonianza, leggendo un tema che ha scritto dopo aver visto un film sugli atleti paralimpici. «Io non conoscevo questi atleti, perché a casa mia non se ne parlava. Ho visto persone che, nonostante la loro disabilità, non si sono scoraggiate ed hanno raggiunti importanti risultati sportivi. Mi ha molto colpito Bebe Vio. Io sapevo che il mondo considera i disabili in modo negativo, ma questi atleti invece mi hanno capire che col sacrificio e la volontà si possono superare i propri limiti. Io a volte ho sentimenti di sconforto ed allora con un po’ di pazienza e preghiere riesco a calmarmi». Il flash mob rientra nel progetto scolastico “Progetto scuola”, con il quale Special Olympics promuove una cultura del rispetto e dell’inclusione tra i più giovani. «Con questo moneto esprimiamo il nostro desiderio di vincere le indifferenze e combattere le stereotipi, per affermare che insieme ogni differenza è una risorsa. Un momento che non vuole essere unico ma da ricordare per tutti i giorni» ha detto la professoressa Antonietta Galassi.

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