Dopo la “grave aggressione” al Pronto soccorso del Bufalini di Cesena del 19 novembre, la Cisl Fp Romagna torna a chiedere all’Ausl “interventi immediati per garantire la sicurezza del personale”. Ovvero “maggiore videosorveglianza nelle aree sensibili, protocolli operativi aggiornati, presenza di personale dedicato alla sicurezza e formazione specifica per affrontare situazioni conflittuali”. Un giovane “in evidente stato di alterazione ha distrutto un defibrillatore e altre attrezzature, coinvolgendo nella sua furia tre operatori sanitari, fortunatamente rimasti illesi”, ricorda il sindacato inviando loro solidarietà. “Non è più accettabile che nei luoghi di cura si verifichino aggressioni di questo tipo”, rimarca la Cisl Fp Romagna. “La frequenza di questi episodi dimostra quanto il problema sia ormai strutturale. È indispensabile intervenire con misure adeguate e tempestive per tutelare chi lavora nei servizi pubblici”. Altro aspetto sul quale insiste il sindacato è il supporto agli addetti coinvolti in episodi di violenza. “È necessario garantire un accompagnamento sia psicologico sia legale, affinché nessuno venga lasciato solo dopo eventi così traumatici”. La Cisl Fp Romagna rinnova inoltre l’appello alla comunità e alle istituzioni: “Serve una cultura del rispetto verso chi ogni giorno garantisce assistenza e tutela alla cittadinanza”. E infine assicura che continuerà “a vigilare e a chiedere interventi efficaci affinché fatti come quello occorso al Bufalini non si ripetano”.
Cesena, aggressione al Pronto Soccorso, la Cisl: “Ora basta, servono telecamere e personale di sicurezza”