Cesena, addio al maestro d’arte Osvaldo Piraccini

Cesena
  • 27 novembre 2025

Mondo culturale e artistico cesenate in lutto per la scomparsa di Osvaldo Piraccini, tra i maggiori rappresentanti dell’arte novecentesca, capace con la sua opera di dare lustro alla città nel panorama figurativo contemporaneo. Aveva 94 anni.

“Con la morte di Piraccini – commenta il sindaco Enzo Lattuca – Cesena perde uno dei suoi più grandi interpreti, tra i maggiori esponenti della pittura figurativa e neorealista del secondo dopoguerra. Nato nel 1931, seppe imporsi già dagli anni Cinquanta con uno stile profondamente esistenzialista, che ha segnato tutta la sua produzione giovanile e matura. Negli anni Sessanta e Settanta, grazie alle numerose esposizioni in Italia e ai riconoscimenti ottenuti in prestigiosi concorsi, il suo nome oltrepassò rapidamente i confini cittadini, portando con sé un’immagine intensa e autentica della nostra Cesena. È anche per questo che, nel 2019, gli è stato conferito il Premio Malatesta Novello, la massima onorificenza dedicata ai cesenati illustri. Ricordiamo ancora con emozione quella serata e le parole di gratitudine che il maestro Piraccini rivolse alla città. Dalla sua casa-laboratorio di via Sacchi – prosegue il sindaco – la sua arte continua ancora oggi a superare i confini cittadini e regionali, mantenendo vivo un legame profondo con Cesena e con i suoi paesaggi. La storia della città, lo vediamo tuttora percorrendo le nostre vie, passa anche attraverso la sua opera. Siamo orgogliosi di custodire alcune sue creazioni nella Pinacoteca comunale e a palazzo Albornoz”.

Le opere di Piraccini sono parte integrante del patrimonio artistico cittadino: dalla grande tela Le lame di Civorio nella ‘Sala Nera’ del Palazzo comunale, alla suggestiva Veduta dell’Abbazia del Monte conservata in Pinacoteca, fino ai lavori del ‘periodo grigio’ presenti alla Biblioteca Malatestiana. Altresì significativi il grande pannello figurato del Cimitero Urbano (1982), il gruppo scultoreo in terracotta dedicato al tema del conflitto umano e il pannello posto all’ingresso della Scuola Media Tito Maccio Plauto, testimonianze dell’inesauribile versatilità del Maestro.

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