Caro bollette, 7 famiglie su 10 in Italia hanno abbassato il termostato: la più virtuosa è l'Emilia-Romagna

Cesena

 Quest'inverno le famiglie italiane hanno ridotto in media di 0,5° il proprio riscaldamento, passando da 19,95 gradi a 19,38 gradi, in linea con le direttive del Decreto Riscaldamento 2022-2023 emanato dal Governo lo scorso ottobre per far fronte al Caro Energia invernale; è quanto emerge dallo studio di tado°, azienda leader nel settore del clima domestico, che ha analizzato l'andamento delle temperature nelle case europee nei primi mesi invernali. Il decreto, che chiedeva agli italiani di abbassare la temperatura delle loro case a 19° - con una tolleranza di 2°C -, riducendo anche il periodo di accensione dei termostati e il numero di ore giornaliere di riscaldamento, ha trovato ampia risposta da parte delle famiglie italiane: quasi 7 su 10, infatti, hanno abbassato i termostati di almeno 0,5° per far fronte al caro bollette. Da nord a sud, le regioni italiane hanno affrontato in modo diverso questa decisione del governo, e la più meritevole per il numero di famiglie che ha deciso di abbassare il proprio termostato è l'Emilia-Romagna, regione che vede il 73,3% delle case che hanno seguito le misure consigliate dallo Stato, riducendo la temperatura domestica di 0,7° per evitare gli sprechi ed avere un clima casalingo medio di 19,3°. A seguire, il Piemonte e il Trentino-Alto Adige con il 73% delle famiglie italiane che hanno diminuito il riscaldamento rispettivamente di 0,6° e 0,7° per arrivare a 19,4°, seguiti dalla Lombardia, che vede il 72,3% degli abitanti abbassare di 0,6° con una media di 19,5°.

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