Cesena, da dipendenti a vertici dell’azienda: “Siamo una famiglia, non potevamo lasciare Paresa in mani straniere”

Cesena
  • 24 maggio 2025

L’operazione di vendita della Paresa da parte della famiglia Palladino è avvenuta tramite “management buyout”: «Ma qui è come se l’azienda fosse passata di padre in figlio. Componenti di una stessa famiglia, perché così ci siamo da sempre sentiti anche come dipendenti».

Ha scritto anche una lettera gonfia fatta di sentimenti e di spirito di condivisione, indirizzata a tutti i suoi colleghi ora anche dipendenti Raffaele Cedioli, il nuovo Dg della Paresa che con Enrico Sozzi e Dante Ravaioli da due giorni è di fatto il nuovo proprietario dell’azienda specializzata in impianti per lo stoccaggio di idrocarburi. Raccogliere l’eredità di Alberto Palladino («che ad 88 anni fino a poco tempo fa era comunque sempre in prima linea in azienda») e del figlio Marco, è stato un passaggio difficile ma fortemente voluto. «Ed è come un passaggio tra componenti della stessa famiglia. Per capirci: ho fatto il colloquio di lavoro alla Paresa da ingegnere neo laureato e dopo mi chiamarono per il servizio di leva – racconta Cedioli –. Che cercassero lavoratori qui me lo avevano segnalato dalla Basket 82 dove militavo. Appena il servizio di leva mi ha concesso di avvicinarmi a Cesena, due volte la settimana venivo in azienda comunque. E da allora sono stato qui: partecipe con i miei amici e soci, assieme a tutti i dipendenti, di cosa la Paresa sia diventata nel tempo».

Dall’inizio in cui l’azienda si occupava solo di manutenzioni, nei piani per il futuro c’è tutta l’essenza di cosa sia nel frattempo diventata Paresa nel mondo: «Costruiamo contenitori ed apparecchiature di stoccaggio per idrocarburi e se una volta ci occupavamo solo dei contenitori e di manutenzione ora mettiamo a terra anche soluzioni complete. Che partono dalle urbanizzazioni fino agli impianti e ai relativi contenuti per lo stoccaggio. Una progettazione a 360° che già da un po’ volge lo sguardo anche al futuro: con la transazione che porta questo mondo da Gpl e metano sempre più verso l’ idrogeno liquido e l’ammoniaca».

Lavoro e disciplina che agli ordini di Alberto Palladino sono cresciute anche e soprattutto tra i tre nuovi proprietari dell’azienda: «Quando è stato chiaro che Marco Palladino non si sentiva di continuare da solo il cammino del padre, ci siamo guardati in faccia. Capendo anzitutto che non avremmo mai potuto andare a lavorare da qualche altra impresa. Poi ci sarebbe dispiaciuto lasciare che la Paresa venisse acquisita da mani straniere: proprietà che assieme a competenze di diversa formazione, avrebbero di certo portato anche una maniera di lavorare differente e non sappiamo quanto migliore. Un pool di banche ci ha supportato nel progetto di acquisizione, che ci permetterà di portare a avanti quel capitale umano che con carisma e sensibilità Alberto Palladino ci ha permesso di coltivare e far crescere in tutto questo tempo ed ovunque nel mondo».

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