Dall'Ucraina 80mila profughi in Italia. Bonaccini: "Afflusso in calo, ma restiamo pronti"

Cesena

Sono 80.622 le persone giunte finora in Italia dall'Ucraina: 41.614 donne, 8.111 uomini e 30.897 minori. Rispetto a ieri, l'incremento è di 1.575 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo ha reso noto il Ministero dell'Interno.

In Emilia-Romagna

 " Nell'ultima settimana, l'aumento negli arrivi dei profughi ucraini è meno consistente, rispetto al periodo iniziale: prima si cresceva di un migliaio al giorno, adesso sono qualche centinaio. Ma non possiamo prevedere lo sviluppo della guerra, quindi dobbiamo tenerci pronti in caso di bisogno".

Aggiorna così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sulla crisi legata alla guerra in Ucraina. Intervenendo in mattinata al seminario "Una società di persone? I corpi intermedi nella democrazia di oggi e di domani".

"Avremo necessità, mentre accogliamo, di immaginare come garantire assistenza a chi ne avrà bisogno ancora nel tempo, nell'auspicio che si fermino le bombe" di questa "ingiustificata e ingiustificabile guerra", insiste il presidente della Regione, e "torni la pace il prima possibile". E inoltre "qui in Emilia-Romagna c'era già una comunità ucraina tra le più numerose, e oggi c'è già un migliaio di bimbi e ragazzi ucraini che sta andando nelle nostre scuole. Con i sindacati abbiamo avuto un tavolo su come, eventualmente, far entrare queste persone nel mondo del lavoro, con alcuni settori economici che sono già disponibili. Più in generale, serviranno anche servizi per l'integrazione, a favore di tutte queste persone".

Bonaccini torna poi sulle parole sull'Emilia-Romagna della ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ieri ai "Dialoghi" di Modena sul Pnrr ("Da questa regione c'è solo da imparare", ha lodato Gelmini). "Ringrazio la ministra Gelmini per le parole che ha usato ieri, e credo che ancora una volta l'Emilia-Romagna, grazie alla sua gente e facendo le cose insieme, grazie a prefetti, sindaci e comunità locali, stia dando un'altra dimostrazione molto importante. Abbiamo istituito qui questo coordinamento, prima ancora che dal Governo arrivasse una norma che ha indicato nei presidenti di Regione coloro che potevano diventare commissari straordinari per l'accoglienza. Approveremo la legge, tra pochi giorni, per destinare gli oltre 2 milioni di euro raccolti dalla catena di solidarietà regionale, tra imprese, famiglie e associazioni, nel conto corrente della Regione. Ci sarà anche un finanziamento diretto ad alcune Ong, che abbiamo selezionato attraverso un bando, che operano direttamente nei luoghi di guerra o di frontiera. Metteremo risorse a disposizione per l'accoglienza e ne metteremo, come deciso insieme al ministro Franceschini in questi giorni, a ricostruzione di un luogo della cultura o dell'educazione- conferma Bonaccini- anche per segnalare nel concreto la ripartenza".

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