Un trasporto pubblico sportivo per decongestionare il traffico pomeridiano e serale e dare un po’ di sollievo a tante famiglie costrette a lunghe file in auto per portare i giovani a fare sport. Il Comune di Cesena valuta questa svolta.
A conferma della significativa, e sempre più crescente, vocazione sportiva dei cesenati ci sono i dati condivisi questo pomeriggio dall’assessore allo Sport Christian Castorri, in sede di Consiglio comunale, nell’ambito della presentazione della delibera relativa alle nuove linee di indirizzo sportive pienamente inserite all’interno del percorso Cesena Sport City, avviato nel 2016 e che rappresenta oggi uno dei pilastri fondamentali delle politiche di sviluppo urbano, sociale e culturale della città. Un intervento articolato che ha offerto un’ampia riflessione sullo stato di salute dello sport cittadino, sulle tappe finora percorse e sugli obiettivi strategici futuri a cui punta l’Amministrazione per il triennio 2025-2027.
Tantissimi giovani coinvolti
Partendo da una lettura complessiva della pratica sportiva in città, l’assessore ha ricordato come Cesena vanti dati superiori alla media nazionale in termini di partecipazione giovanile: il 64% dei bambini della scuola primaria pratica almeno uno sport in associazione; l’11,5% ne pratica due; solo il 25% non è attivo sportivamente, contro una media italiana del 41%.
“Questi numeri – commenta l’assessore – arrivano a conferma della solidità di un sistema sportivo radicato nei quartieri e integrato nel tessuto sociale, educativo ed economico della città. Ogni associazione sportiva locale coinvolge mediamente 10-12 volontari e il sistema sportivo rappresenta circa il 3% del PIL nazionale, e anche a livello locale produce occupazione, genera eventi, incentiva il turismo e muove investimenti pubblici e privati. Sulla base di questi numeri importanti, frutto di politiche cittadine che hanno messo lo sport al centro, guardiamo al futuro puntando su uno sport più connesso, accessibile, sostenibile e formativo. A questo proposito, stiamo lavorando a un modello di città in cui le famiglie che investono nella pratica sportiva vengano sostenute il più possibile anche sul fronte degli spostamenti dei ragazzi e delle ragazze da casa agli impianti sportivi”.
Le iniziative
Procedendo in questa direzione, è stato definito un nuovo quadro di indirizzo, articolato in quattro punti chiave: connessione e cooperazione tra i poli sportivi attraverso una rete di relazioni tra gestori e associazioni per ottimizzare servizi, superare la frammentazione e favorire la co-gestione degli impianti, migliorando la programmazione e l’efficienza complessiva del sistema; mobilità sportiva sostenibile caratterizzata da azioni concrete per superare le barriere logistiche che impediscono la pratica sportiva, soprattutto tra i più giovani. Tra le proposte: sinergie tra scuole e società sportive, utilizzo della Bicipolitana cittadina, trasporti condivisi tra famiglie e voucher di mobilità. A queste si sommano: la formazione e lo sviluppo di competenze attraverso l’introduzione di percorsi formativi per rafforzare le competenze gestionali e manageriali nel mondo sportivo, creando una rete capace di sostenere l’innovazione organizzativa e promuovere la sostenibilità economica e sociale degli impianti e delle attività; coordinamento per attrarre risorse (ottimizzare la ricerca di finanziamenti pubblici e privati, a livello regionale, nazionale ed europeo, per sostenere azioni sperimentali e strutturali legate allo sport, alla mobilità e alla formazione).
L’assessore Castorri ha poi rimarcato la centralità dello sport nelle politiche cittadine e la volontà dell’Amministrazione di sostenere e tutelare le associazioni sportive locali; ampliare le opportunità di accesso allo sport per tutti i cittadini, anche attraverso nuovi spazi pubblici e percorsi di inclusione sociale; fare dello sport un motore di crescita urbana, culturale e relazionale.