Bagno di Romagna, marchio europeo e idee per la Via Romea Germanica

Cesena

Sabato scorso è stato consegnato a Venezia il certificato di riconoscimento di “Rotta di interesse culturale europeo” alla Via Romea Germanica, quella che passa da Bagno di Romagna, la “melior via” secondo lo scritto della prima metà del ’200 del monaco Alberto di Stade per andare dalla Germania a Roma. Ha ritirato il riconoscimento assegnato nell’ottobre 2021 Flavio Foietta, presidente dell’Associazione Europea delle Vie Romee Germaniche, composta dalle tre associazioni nazionali (italiana, tedesca ed austriaca) che curano i tratti dei rispettivi territori.

I possibili interventi a Bagno

Foietta, che ha portato anche il saluto dei vicepresidenti Thomas Dahms e Johannes Aschauer, nella sua comunicazione ha illustrato alcuni dei prossimi impegni per la valorizzazione del percorso, alcuni dei quali riguardano direttamente il territorio comunale di Bagno di Romagna. Ha riferito di come si sia riattivato il collegamento storico tra Civitella, nella Val Bidente, e Bagno di Romagna. Lo si è fatto attraverso località e punti di appoggio oggi completamente deserti, in un percorso di contro-crinale che praticamente entra nel comune di Bagno di Romagna all’altezza di Sant’Uberto, oggi azienda agricola ed agriturismo, ma un tempo convento sul confine con Santa Sofia. La ricerca storica sul percorso potrebbe concentrarsi anche sul recupero dello storico Passo Serra, il valico tra Bagno di Romagna e la Toscana, e della sua mulattiera di origine almeno romana. Un altro tema di interesse riguarda la richiesta degli appassionati di bici di agevolare la ricerca di percorsi alternativi al cammino, con guide, cartine, punti di ricarica delle bici elettriche, assistenza.

Missione compiuta

«Siamo orgogliosi di avere raggiunto l’ambizioso obiettivo del riconoscimento come “Rotta di interesse culturale europeo con le sole nostre forze - ha sottolineato Foietta - con la volontà, la capacità, l’entusiasmo proprio del volontariato puro, anche se con pochi fondi. Dobbiamo dire grazie alle numerose associazioni e singole persone che si impegnano tutti i giorni. Ciò non toglie però la necessità di avere una solida struttura che ci permetta di crescere e rispondere alle richieste e sollecitazioni dell’Istituto degli itinerari culturali».

Le iniziative in programma

Tra le prossime iniziative dell’associazione è in programma la stampa della nuova guida per il tratto italiano, accompagnata da un sito col tracciato, i punti di appoggio, le riflessioni dei pellegrini. Quest’anno sono inoltre previsti il “Pilgrim Open Horizons”, una camminata da Stade a Roma sulla falsariga del Pilgrim Corossing Border del 2015, e il Festival Europeo della Via Romea Germanica, che si terrà in settembre in Valsugana, al lago di Levico.

La cerimonia a Venezia

A Venezia la cerimonia è stata organizzata dalla Presidenza Italiana del Consiglio d’Europa e dall’Istituto degli Itinerari Culturali di Lussemburgo. Ha consegnato il diploma Julien Vuilleumier, presidente dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, assieme all’ambasciatore Jean-Claude Kugener, presidente dell’Istituto europeo degli itinerari culturali. Erano presenti i rappresentanti del Vaticano monsignor Maurizio Bravi e del Ministero della Cultura Giuliana De Francesco, oltre al direttore dell’Istituto Europeo Stefano Dominioni.

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