Auto usate in Romagna: si compra meno, ma si spende di più

C’è poco da dire: nel 2022 il mercato romagnolo delle auto usate non ha brillato. Il numero dei passaggi di proprietà tra Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena si è fermato a 44.425, quasi 4.500 in meno rispetto all’anno precedente, facendo segnare una decrescita delle vendite che ha sfiorato il dieci per cento. La testimonianza arriva da un’analisi effettuata dall’Osservatorio Findomestic sulla spesa delle famiglie per beni durevoli, da cui emerge un segnale di massima molto chiaro: in un clima di forti incertezze come quello che ha caratterizzato tutto l’anno scorso, i romagnoli hanno preferito diminuire le spese per consumi tutto sommato differibili – quali appunto le auto –, facendo contrarre gli acquisti in generale di un 3,5% nella provincia riminese, del 2,1% nel Ravennate e addirittura del 4,7% tra Forlì e Cesena.

Tornando a parlare di vetture, il territorio più in forma permane quello di Ravenna, dove nel 2022 sono state effettuate 16.560 compravendite di veicoli usati (nel 2021 erano state 18.028), seguita da Forlì-Cesena, pari a 15.652 (17.341 nel 2022), e per finire arriva Rimini con 12.213 (13.515 l’anno prima). I numeri, va sottolineato, sono perfettamente in linea con un andamento del mondo “auto usate” in flessione praticamente ovunque, anche se in misura minore rispetto al nuovo, in decrescita quasi del 18%. In tutta l’Emilia-Romagna si sono verificati 19 mila passaggi di proprietà in meno da un anno all’altro e la fotografia nazionale è in rosso di oltre 300 mila unità.

I prezzi aumentano

Approfondendo lo studio, c’è però un aspetto che balza all’occhio. Perché mentre il numero dei veicoli usati passati di mano in Romagna è sceso di un dieci per cento, la spesa sempre per auto usate è decresciuta appena del 2,6% dal 2022 al 2021, con un mercato che è passato da sviluppare un fatturato di 351 milioni di euro ad uno di 342 milioni.

Questi due aspetti uniti insieme mettono in luce come l’andamento dei prezzi abbia intaccato, e non di poco, anche il mondo dei beni di seconda mano. Infatti, se nel 2021 i romagnoli avevano speso in media 7.180 euro per l’acquisto di una vettura usata, nel 2022 (nonostante i cali appena citati in termini di volumi) hanno speso in media 7.729 euro, che vuol dire un sostanzioso 8% in più. Dato che, tra l’altro, è perfettamente in linea con il valore dell’inflazione.

Insomma, meno auto usate, sì, ma a costi che nel corso di un anno sono andati letteralmente alle stelle, a causa di quella ferrea legge che governa il rapporto tra domanda e offerta, secondo la quale quando la prima è alta e la seconda bassa i prezzi cominciano a prendere il volo.

L’usato non è “green”

Ora una domanda: quali sono le auto usate più vendute?

A mappare le vendite per motorizzazione ci pensano i dati forniti dall’Unrae (Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri), che ogni anno tiene traccia del mercato anche nelle sue più piccole sfaccettature. E a differenza del nuovo, dove le alimentazioni ibride hanno oramai conquistato la leadership in quanto a quote di mercato, nell’usato ad andare per la maggiore sono ancora, comprensibilmente, le vetture alimentate con motori termici. Sia a Rimini, che a Ravenna, che a Forlì-Cesena quasi l’85% dei passaggi di proprietà ha riguardato veicoli alimentati a benzina o diesel. Del sei e mezzo per cento è, invece, le quota del gpl, seguita dal metano che sfiora il 5%. Ciò che resta, quindi un altro quattro per cento circa, è suddiviso in piccolissime percentuali tra ibrido, ibrido plug-in ed elettrico.

Il perché, in questo caso, è facilmente spiegabile. Per quanto vivo, il panorama dei mezzi basso inquinanti è ancora piuttosto giovane in termini di età, con le vendite che hanno cominciato ad assumere consistenza solo negli ultimi tre o quattro anni. Di conseguenza, le concessionarie e i siti specializzati al momento non dispongono di molti veicoli usati appartenenti a queste categorie che, anzi, spesso vengono acquistati proprio per disfarsi di una precedente auto alimentata con motori termici.