Alluvione, Figliuolo: “In arrivo altri 100 milioni”
- 21 novembre 2023

Fino ad oggi sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro per oltre 5.000 interventi nell’Emilia-Romagna alluvionata. E a breve arriveranno altri 100 milioni per ulteriori 500 interventi. Lo annuncia il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione, intervenuto oggi in Assemblea legislativa a Bologna. In aula, il generale elenca le cinque linee operative seguite per la ricostruzione (somma urgenza, altri interventi urgenti, contributi ai privati, legalità, supporto ai soggetti attuatori) e tutte le ordinanze firmate finora con cui sono state messe a terra le risorse per i lavori di somma urgenza (413 milioni), per la difesa idraulica (oltre 265 milioni) e per la messa in sicurezza del territorio (762 milioni). A questi fondi si aggiungeranno nelle prossime settimane ulteriore stanziamenti di 25 milioni di euro per la gestione dei materiali (rifiuti) e di 28 milioni per l’edilizia residenziale e le strutture sanitarie, oltre ad altri 36 milioni di euro per nuove somme urgenze. “Rispetto a un sisma- spiega Figliuolo- l’evento alluvionale è più magmatico, è più difficile da perimetrare e varia nel tempo. Le frane si muovono ed emergono nuove necessità per i corsi d’acqua e la rete viaria”. Quanto ai contributi per i privati, il commissario ricorda che dal 15 novembre scorso è attiva la piattaforma Sfinge della Regione Emilia-Romagna. “Ben vengano tutte le critiche e le segnalazioni di chi carica i dati e si trova in una fattispecie non prevista dalla piattaforma”, dice Figliuolo.
Nelle prossime settimane sono poi in arrivo le ordinanze che riguardano i protocolli di legalità e la distribuzione del nuovo personale assunto con contratti a tempo determinato a supporto degli enti locali. Entro marzo, infine, dovranno poi essere conclusi i piani speciali per la ricostruzione, i cui tempi si sono allungati rispetto alle previsioni iniziali “vista la mole di interventi ancora in corso”. Ad oggi nel ‘portafoglio’ del commissario ci sono 2,5 miliardi di euro per la ricostruzione pubblica, circa 600 milioni per quella privata e 700 milioni, a partire da gennaio, col credito d’imposta. A conti fatti, rivendica dunque il generale, “è stato fatto tanto lavoro insieme. Affrontare un’emergenza e una ricostruzione da alluvione è davvero un lavoro complesso. Lo vediamo tutti i giorni: da luglio a oggi abbiamo svolto 17 riunioni tecniche, con sedute di più giorni, 15 ordinanze e numerosi sopralluoghi. Non è l’uomo solo che nella sua stanza a Roma o a Bologna si inventa le cose e scrive. Qui abbiamo lavorato tutti. Inizialmente eravamo in un limbo, quindi bisognava prendere le consegne e fare una sorta di ‘due diligence’ con la Protezione civile perchè tutte le attività potessero proseguire senza soluzione di continuità”