Aggiungi un posto a tavola: "I gruppi al ristorante? Dicono di essere parenti, chissà se è vero"

La zona bianca non è più il miraggio dell’oasi nel cuore del deserto. Ragionevolmente, almeno secondo il presidente della Regione Stefano Bonaccini, tempo una decina di giorni e l’Emilia Romagna dovrebbe fare ingresso nella zona “non colorata”, quella in cui in base alla nuova ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza cadono molte delle limitazioni previste per la zona gialla. Prima tra tutte, quella del coprifuoco (che a partire da lunedì, per chi è ancora in zona gialla si sposta alle 24). Persiste, invece, la limitazione delle persone che possono sedersi allo stesso tavolo in un ambiente chiuso, che siano al ristorante, così come a casa. In più di sei, se non si è conviventi, non si potrà stare. Una limitazione che ha lasciato di stucco gli esercenti forlivesi, come Simone Rosetti, socio di diversi ristoranti tra cui l’osteria Ca’ de be’ di Bertinoro, l’Enoteca Pisacane di Cervia o la Vineria del popolo di Cesena. Rosetti afferma che non si sarebbe «mai aspettato una restrizione del genere». «Io e i miei collaboratori - chiarisce il ristoratore - ci immaginavamo un via libero più completo, lo ammetto». Ma a infondere speranza sul raggiungimento della piena normalità, è direttamente il governatore Bonaccini. «Aver già superato il milione di vaccinati definitivamente, ed altri 750mila hanno già ricevuto la prima dose, fa la differenza. Entro fine estate tutti gli emiliano romagnoli che lo vorranno saranno vaccinati. Dai che ne usciamo».