A Cesena torna l’allerta per le truffe agli anziani da parte di finti tecnici del gas e falsi carabinieri

Restano molto attivi, e serve prestare la massima attenzione, gli autori di truffe agli anziani: piccoli gruppi di malviventi ben organizzati che ciclicamente colpiscono anche il cesenate. La tecnica è sempre la medesima: spesso assumono informazioni sui familiari della vittima prima di agire. E con “scuse” apparentemente plausibili o con la previsione di possibili disservizi imminenti, riescono ad entrare nelle case delle persone sole e portar via loro quanto più materiale prezioso (tra contanti e gioielli) riescono a reperire.
L’ultima vicenda in ordine di tempo ha visto come potenziale vittima un 80enne residente a ridosso del centro e di Madonna delle rose, che è stato contattato telefonicamente da un sedicente carabiniere che gli aveva comunicato che, attorno a mezzogiorno, la figlia della vittima (chiamata per nome) aveva avuto un incidente investendo una bambina di tre anni sulle strisce pedonali. La donna in questione a detta della persona al telefono si trovava in pronto soccorso e il finto carabiniere era delegato a ritirare soldi (una cifra di 300 euro) per pagare l’ambulanza e per le prime spese legate all’incidente. Naturalmente l’uomo si è impaurito subito ed aveva già accettato di ricevere a casa la visita di un emissario che avrebbe ritirato i contanti.
Fortunatamente per lui, in casa ad ascoltare la telefonata, c’era anche un suo parente, il nipote di 17 anni che ha capito velocemente che quello dall’altra parte della cornetta poteva essere un truffatore. “Mia zia sta benissimo ed ora avvisiamo le forze dell’ordine” ha detto impugnando la cornetta per poi chiudere la conversazione. Evitando che il nonno potesse cadere nella trappola.
Peggio è andata alcuni giorni prima ad un residente della zona delle Vigne che invece era in casa solo. Ha ricevuto a casa la visita (preannunciata da una telefonata anche questa) di sedicenti tecnici del gas. «La zona è interessata da una serie di fughe che possono essere pericolose. Mettete tutti i vostri preziosi al sicuro all’interno del frigorifero per evitare che possano andare perduti. Intanto verremo a fare dei controlli».
La vittima ha eseguito l’ordine e ha accolto quelli che anziché tecnici di Hera erano soltanto ladri. Che hanno distratto l’uomo facendo finta di eseguire dei controlli mentre uno di loro arrivava al frigorifero dove, tra oro e gioielli, alla vittima è stata portata via una cifra complessiva attorno ai 5mila euro. Naturalmente quando l’uomo si è accorto del furto era ormai troppo tardi.
«La raccomandazione è sempre quella di verificare l’identità di chi chiama segnalando in presa diretta tutto alle forze dell’ordine» spiegano polizia e carabinieri, che dopo alcuni cicli di incontri con la popolazione più anziana del passato, stano approntando l’organizzazione di nuove riunioni di quartiere proprio per spiegare a tutti le tecniche dei ladri raggiratori ed evitare altre vittime in futuro.