A Cesena l’alluvione diventa un libro tra saggio e romanzo

Cesena
  • 29 novembre 2023

«Una sorta di saggio autobiografico», così Iacopo Casadei, descrive il suo ultimo libro “La porta sul fiume. Filosofia per alluvionati”, con prefazione dei sindaci di Cesena, Faenza e Imola. Casadei è uno psicologo che si occupa di lavoro e di scuola e di libri ne ha già scritti una ventina di cui la maggior parte saggi, e i restanti 4-5 romanzi. Questo nasce invece all’intersezione tra i due generi e a partire dall’esperienza di alluvionato che Casadei ha vissuto sulla sua pelle.

Residente di via Cattolica, in una delle zone più colpite di Cesena, è dal di qui che ha deciso di partire. «I primi capitoli sono quelli che più di tutti hanno la forma del romanzo perché sono quelli in cui ripercorro cosa è successo». Ma a caratterizzare il libro è in realtà soprattutto il tentativo di fare di queste esperienze un’occasione di riflessione, di allargare lo sguardo alla gestione psicologica e emotiva di eventi come questi.

«Ho cercato di raccontare non solo come abbiamo affrontato i primi giorni dal punto di vista delle cose materiali da fare in una situazione del genere, ma anche come le ho affrontate interiormente». Nel procedere dei capitoli ad esempio riflette sul rapporto con la figlia, ma anche su come essere felici e sul senso della felicità.

Il racconto parte da quelle prime ore in cui il fiume ha stravolto la sua vita, quella della sua famiglia e dei suoi vicini, ci sono i primi giorni di lavoro nel fango quelli della grandissima solidarietà. C’è anche il racconto del periodo che lui e la sua famiglia hanno dovuto vivere da sfollati, ospiti di una casa famiglia.

Tutte esperienze che ispirano la riflessione anche sul grandissimo senso di comunità di cui tanti hanno fatto esperienza in quei giorni e sul ruolo che questa può avere.

L’ondata di volontari spesso giovanissimi è raccontata in particolare attraverso due ragazze, «per noi un po’ il simbolo della solidarietà di quei giorni», e nel libro si sofferma su cosa abbia significato per lui ricevere quell’aiuto, su quanto sia stato importante ad affrontare quei giorni la famiglia che li ha accolti quando erano sfollati.

Nel libro manca, perché nel frattempo era già andato in stampa, il racconto del rientro a casa, che nel caso di Casadei e della sua famiglia è avvenuto a settembre.

Ma è una parte di racconto che magari potrà condividere negli eventi di presentazione del libro. Il primo sarà domani alle 20 a Faenza nel teatro della scuola Carchidio-Strocchi (via Carchidio 5). «A gennaio lo presenterò a Lugo e a Imola e l’intenzione è quella di fissare presto una presentazione anche a Cesena».

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