Cesena, videomapping spento a Capodanno: "Il motivo? Lo spazio centrale della piazza resta molto buio"

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La scelta di non posticipare l’ora di spegnimento del videomapping durante la notte di capodanno, come avrebbero voluto alcune persone desiderose di concludere in piazza del Popolo i festeggiamenti, è stata meditata e voluta. Ed è dovuta soprattutto a ragioni di sicurezza, perché quegli effetti speciali proiettati sulle facciate dei palazzi sono coloratissimi e spettacolari ma hanno un neo: lo spazio centrale resta molto buio. E allora - spiega l’assessore Luca Ferrini, in risposta alle critiche di alcuni gruppi di amici che si sono riversati in centro dopo il brindisi di mezzanotte - «abbiamo preferito mantenere a mezzanotte la disattivazione del videomapping, ripristinando la “normale” illuminazione pubblica della piazza, visto che in queste occasioni, magari dopo avere alzato un po’ il gomito, ci si può lasciare andare a qualche intemperanza di troppo. La scarsa visibilità avrebbe rischiato di incoraggiare qualcuno a fare gesti fastidiosi e anche pericolosi, come il lancio di petardi. Abbiamo pensato che fosse meglio dare ascolto a chi, non senza ragione, ci aveva già fatto notare che quando il videomapping è acceso la piazza resta in effetti un po’ buia». È questo il motivo per cui Ferrini non condivide le lamentele. A ogni modo, ci si potrà godere ancora fino a domenica 8 gennaio il videomapping, sempre dalle ore 17 alle 24 nelle serate di venerdì e sabato e nei festivi, con spegnimento anticipato alle 22 gli altri giorni. Il gran finale sarà preceduto dal mercato ambulante, che in via straordinaria si svolgerà di domenica, per la “Fiera del saldo”. Al di là del videomapping, che a Cesena è stato indiscutibilmente la maggiore attrazione di queste festività, l’assessore è complessivamente soddisfatto della scenografia e degli eventi proposti nel periodo natalizio. «Avevamo deciso che non avremmo esagerato, un po’ per la crisi energetica e i conseguenti rincari delle bollette e un po’ perché abbiamo pensato che sarebbe stato fuori luogo volere strafare in un periodo così problematico, che richiede un minimo di sobrietà. Alla fine, credo che abbiamo dato ai nostri cittadini l’opportunità di vivere un Natale piacevole ma col giusto spirito». E la mancata festa di capodanno in piazza? È una rinuncia che rischia di diventare permanente anche senza le restrizioni a causa del Covid? Su questo punto Ferrini ha un’idea chiara: «Ritengo che se vogliamo portare in piazza un evento di quel tipo debba essere qualcosa davvero di bello, con ospiti importanti in grado di richiamare gente da tutta la Romagna. Ma per riuscire a organizzare un’iniziativa di qualità, che vada ben oltre le mura cittadine, servono tanti soldi, che si possono trovare solo con un apporto importante di sponsor. Ci proveremo, ma non posso fare promesse».

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