Cesena, vandalismi e droga tra i giovani: mappate 8 zone critiche

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Sono otto le zone calde della città dove si concentrano fenomeni di disagio giovanile, che a volte sfociano in episodi di vera e propria microcriminalità. Quasi tutte sono nei dintorni della stazione ferroviaria, fatta eccezione per alcuni punti in centro storico, con i quali c’è però un collegamento: le criticità individuate lì derivano sono infatti riconducibili a bande di adolescenti che fanno la spola da là. Il quadro emerge da una mappatura dei luoghi dove si riscontrano più frequentemente assembramenti di gruppetti di giovani dediti a spaccio e consumo di droghe, vandalismi e risse. Una mappatura che è stata effettuata in vista del maxi progetto che, grazie a massicci finanziamenti del Pnrr, cambierà radicalmente il volto dell’area della stazione.

Sono sette i punti critici individuati in quel comparto, che si mira a rendere più sicuro e meno degradato non solo con un potenziamento dell’illuminazione e una maggiore vigilanza, con l’ausilio di telecamere, ma anche attraverso un restyling per renderlo più bello e piacevole da frequentare, contrastando così l’effetto “terra di nessuno”. A questi “buchi neri” ne vanno aggiunti una mezza dozzina ubicati invece nel cuore della città, dove ci sono state ripetute intemperanze di bande di giovani: corso Garibaldi, i giardini pubblici, via Mura Giardino pubblico, via Mura Barriera Levante, parco della rocca, ex foro annonario.

Tornando alla zona stazione, una situazione preoccupante è stata riscontrata sul fronte sud della ferrovia. Soprattutto sul lato sud-est, quello su viale Europa, sono state segnalate la presenza di persone senza fissa dimora e l’abuso di alcol e giri di stupefacenti, soprattutto ad opera di adulti extracomunitari. Le cose non vanno meglio nella fascia nord, quella dalle parti dell’ex scalo merci, dove le scene di degrado, dai senzatetto allo spaccio, sono palpabili: lì il progetto della realizzazione della velostazione promette di cambiare nettamente il contesto. L’area sotto il viadotto Kennedy viene indicata come cronicamente caratterizzata da smercio di droghe, bivacchi e pericolo di atti violenti. Dopo i recenti lavori di ristrutturazione, è stato fatto qualche passo avanti, ma bisogna tenere alta la guardia per evitare il ritorno di un degrado diffuso. Destano particolare apprensione le condizioni in cui versa il Cubo, l’edificio che ospita i licei classico e linguistico e anche una palestra utilizzata in orario extrascolastico da un paio di associazioni sportive. bande giovanili all’interno della corte e persone senza fissa dimora e tossicodipendenti nel piano interrato hanno scatenato proteste a raffica, così come il ritrovamento sul retro di siringhe e di vestiario e altri oggetti di senzatetto. L’autostazione in piazzale Marx è stata teatro di scippi e prepotenze di bulli, e l’adiacente piazza Aldo Moro e il parcheggione Mattarella tra quest’ultima e la via Emilia sono tra i principali punti di ritrovo di bande giovanili, nonché aree dove circolano stupefacenti, con consumi segnalati persino in età pre-adolescenziale: sono problemi non da poco, visto il gran numero di studenti delle scuole superiori e dell’università che frequentano quei luoghi. Un probabile punto di spaccio è stato individuato anche vicino alla lavanderia alla destra dei licei “Righi” e “Alpi” e anche in questo caso c’è la necessità di alzare la soglia di attenzione, vista la presenza massiccia di ragazzi e ragazze in entrata e in uscita da scuola a pochi passi. Nel comparto ex Europa sono state avvistate anche prostitute nel tratto di via Subborgo Federico Comandini a ridosso del sottopasso di collegamento con via Ravennate, oltre ad attività di spaccio e presenza di persone senza fissa dimora. Infine, nel parco “Calisthenics”, zona munita di attrezzi ginnici sul retro della stazione, è stata osservata l’assunzione di sostanze psicotrope da parte di gruppi informali di adolescenti.

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