Cesena, un parco speciale per combattere i tumori

Il nuovo centro all’avanguardia nel trattamento riabilitativo dei malati oncologici e nella prevenzione dei tumori, voluto dall’Irst e dallo Ior e sorto nella ex scuola di San Cristoforo, è pronto ad arricchirsi con un parco di 4.000 metri quadrati. L’idea è quella di fare anche di questa area uno strumento terapeutico. A cominciare dalla creazione di percorsi vita per consentire ai pazienti di fare esercizi all’aria aperta e di mini-orti da coltivare. Prendersene cura, secondo gli esperti, è salutare sia dal punto di vista fisico che sul piano psicologico. Ovviamente con i dovuti accorgimenti che tengano conto che chi lotta contro il cancro non è in forze. E così nel progetto commissionato dall’Associazione volontari e amici dello Ior allo studio associato Barbieri si è previsto di creare questi orticelli didattici-terapeutici in vasche rialzate di circa 80 centimetri dal suolo, in modo da ridurre l’affaticamento che comporta soprattutto il chinarsi che di solito il lavoro rurale richiede. Le produzioni fatte lì potranno tra l’altro essere usate come materie prime nella cucina didattica, che è un altro fiore all’occhiello della struttura.

Il futuro parco nascerà in un terreno all’angolo tra via Michelona e via Cà Venturelli, adiacente al “Prime Center”, come è stata battezzata la struttura anti-tumori inaugurata lo scorso 22 novembre. Sarà anche l’occasione per aggiungere qualche posto auto ai 9 già esistenti: per la precisione, saranno creati spazi per la sosta di altre 6 vetture. Il progetto di questo giardino attrezzato è uno dei tanti effetti, questa volta positivo, della pandemia. Inizialmente si era infatti pensato di circondare con un’area verde più piccola il nuovo Centro specializzato nella prevenzione e nella medicina integrativa. Poi il Covid ha ricordato quanto sia necessario moltiplicare spazi e attività all’aperto e così si è pensato di aggiungere un parco più grande a utili locali coperti ad hoc, come la palestra e una cucina didattica per l’educazione nutrizionale. Il terreno individuato per fare questo ulteriore salto di qualità aveva però una destinazione agricola e quindi è stata necessaria una deroga alle previsioni urbanistiche vigenti. Il Consiglio comunale l’ha approvata di recente e nell’occasione si è sottolineato che l’operazione è strettamente collegata alla struttura dello Ior e quindi sarà autorizzata solo nella misura in cui avrà quella funzione.

Il parco avrà 24 alberi di grandi dimensioni: 11 aceri campestri, 7 frassini ornielli, 5 tigli e 1 cipresso. Ci saranno inoltre siepi con arbusti di vario tipo: lauro ceraso, ibisco, robinia rossa, alloro. Sul perimetro verrà realizzata una recinzione metallica alta un metro e mezzo, interrotta da un cancello scorrevole automatico largo 6 metri. All’interno ci saranno percorsi pedonali in calcestruzzo drenante e 7 panchine su cui rilassarsi. Infine, lampioni alti 90 centimetri e faretti a terra garantiranno un’illuminazione con un un effetto che è stato definito «crepuscolare».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui