Cesena, un anno di Cucine Popolari: «Oltre le migliori aspettative»

Ieri era un anno esatto e che le Cucine popolari sono in funzione. Un anno e un giorno se si considera quel pranzo-anteprima del 14 febbraio, giorno di San Valentino, che qualche giorno fa è stato celebrato con un reading poetico dedicato all’amore di Mariangela Gualtieri.

«Quando abbiamo fondato l’associazione e cominciato l’esperienza delle cucine popolari, tutti, chi più e chi meno, nutrivamo speranze sul successo del progetto. Un anno dopo posso garantire che quello che siamo riusciti a realizzare va al di là di qualsiasi aspettativa», assicura Enzo Capelletti, presidente dell’organizzazione di volontariato Cucine Popolari Cesena.

A rendere possibile tutto questo, sottolinea Capelletti, è «il lavoro e la disponibilità dei volontari», che ha permesso di creare «un ambiente sereno e allegro, ma soprattutto familiare. Anche grazie alla collaborazione e alla disponibilità dei nostri ospiti. In quella sala, quando le cucine sono aperte si respira davvero un’aria di solidarietà, e questo anche perché lavoriamo non per loro ma con loro». Non a caso, sottolinea, Capelletti, «non sono mai accaduti fatti spiacevoli o momenti di tensione» e ieri sera, proprio in occasione di questo primo compleanno alcuni degli ospiti più assidui si sono trasformati in volontari e hanno contribuito alla gestione della sala durante la cena.

La risposta da parte della città in questi mesi è stata positiva e lo è stata su più fronti: sia dal punto si vista dei soci, diventati nel frattempo 270, sia dal mondo imprenditoriale che sostiene il progetto con donazioni di cibo, materiali, economiche, ma anche in termini di partecipazione da parte dei cittadini: «attualmente siamo in totale autofinanziamento: andiamo avanti con le nostre gambe con le donazioni che vengono dai pranzi e dalle cene e questo è un aspetto importante». Negli ultimi mesi sono aumentati anche i giovani che frequentano le Cucine: «Abbiamo ospitato classi del Serra, dell’Alpi, gruppi scout. Li facciamo arrivare un po’ prima così da raccontare loro lo spirito del progetto e vengono sempre con grande curiosità».

Il progetto continua a crescere insomma e tra le iniziative in cantiere ce n’è una che partirà domenica 19 marzo: «Avvieremo in via sperimentale l’apertura per due domeniche al mese in cui offriremo la colazione al mese per i nostri ospiti che qui potranno trovare caffè, caldo, latte, qualche torta e brioche. È una novità da testare, partiamo con due appuntamenti al mese e per vedere come va».

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