Cesena, un anno di bilancio della Biblioteca Malatestiana

Archivio

Un anno di direzione scientifica della Malatestiana. Lo ha raccontato ieri la direttrice Giliola Barbero in Commissione consiliare.

Una parte consistente del lavoro su cui l’assessorato alla Cultura ha chiesto a Barbero di impegnarsi sono gli archivi di personaggi di Cesena. Un lavoro cominciato, ha raccontato la direttrice ieri, dai carteggi di Alma Novella Marani, cesenate che ha lavorato a Buenos Aires sulla letteratura italiana.

Tra i primi «tormenti», come li chiama affettuosamente, Barbero cita l’archivio Walter Galli: le richieste di poterlo consultare erano tante, così quell’archivio arrivato chiuso in degli scatolini è stato un po’ alla volta inventariato anche grazie al lavoro di alcuni ragazzi che prestavano servizio civile, ragazzi che ora stanno continuando quel lavoro a titolo volontario. Nel frattempo è cominciato il lavoro sull’archivio personale di Gastone Sozzi. «Magnifico, davvero magnifico» sono le parole con cui Barbero descrive l’archivio di Cino Pedrelli, recente acquisizione della Malatestiana.

Ci sono poi gli eventi: «ho cercato di applicare una linea culturale. Non esiste a mio parere il facile e il difficile nella cultura. Esistono dei valori. Non si può continuare a ripetere che il patrimonio culturale vale perché vale. Ho cercato di costruire eventi che spiegassero alle nuove generazioni perché vale la pena occuparsi di beni culturali, perché ad esempio dobbiamo occuparci di manoscritti». Ad esempio, gli eventi di lettura della poesia latina, realizzati online, con la collaborazione di Ert e dell'università degli studi di Salerno. Tra gli eventi quelli dedicati ai manoscritti di Auschwitz e sulle stragi del Novecento e ancora il grande lavoro fatto in occasione dell’anniversario dantesco.

A queste si sono affiancate quelle che Barbero ha definito le «attività strutturali», tra cui ha citato le nuove acquisizioni di 100 libri per aggiornare la sala lettura dei manoscritti, l’acquisto di materiali di conservazione, la digitalizzazione del fondo 164, un progetto di rimozione della polvere e di rilevamento di umidità e temperatura della sala piana, i restauri realizzati grazie all’art bonus e la partecipazione alle Commissioni per la scelta delle nuove guide e quella legata alla nuova rete bibliotecaria, e infine il lavoro costante sulla comunicazione.

È in corso anche il bando per selezionare una nuova persona da assumere come bibliotecaria per la parte antica: «Si sono iscritti in 120, si sono presentati in 45 da tutta Italia, domani scopriremo in quanti hanno superato la prova scritta che prevedeva una parte anche in latino e in paleografia». «Avrei voluto lavorare di più sulla parte di studio e ricerca, ho tante idee per delle pubblicazioni - ha concluso - ma quando quando arriverà il momento di andare via da Cesena non mi interessa lasciare dei libri, ma persone in grado di scriverli».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui