Cesena, Uilca su banca Ccr: "Clienti al sicuro ma cda poco nuovo"

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Il Credito Cooperativo Romagnolo ha voltato pagina rinnovando la squadra, con l’addio del suo presidente Valter Baraghini e quello dietro l’angolo del direttore Giancarlo Petrini. Al tempo stesso, l’approvazione del bilancio 2021 col voto favorevole quasi unanime dei soci che hanno partecipato all’assemblea tramite delega sembra dare ragione alle rassicurazioni date più volte dai vertici sulla solidità dei conti. Però la Uilca Romagna, sindacato di categoria dei bancari della Uil, segnala un paio di nodi. Il primo riguarda il fatto che «sono state confermate nel nuovo cda figure già presenti per la maggior parte in quello precedente» e questo aspetto avrebbe «fatto storcere il naso alla Banca d’Italia». Infatti - sostiene Uilca - «le dimissioni di componenti del vecchio consiglio d’amministrazione, tra cui il vice presidente Giancarlo Babbi, sono state spiegate dagli ex amministratori come “fisiologica competitività” che accompagnerebbe ogni fase di rinnovamento. Ma a dimettersi è stato anche l’intero blocco del collegio sindacale, che avrebbe dovuto vigilare sulla contabilità e sul rispetto della legge all’atto costitutivo. Sono quindi più che giustificati i timori riguardanti l’eccezionalità di questo terremoto negli organigrammi». Per questo Uilca assicura che vigilerà per vederci chiaro, anche se fa un’analisi tranquillizzante per quel che riguarda i risparmi dei clienti: «Il Credito Cooperativo Romagnolo è intessuto all’interno di un sistema cooperativo tra i più sicuri del panorama, che fa capo al gruppo Iccrea. Quando le cose vanno male, ci sono 132 istituti di credito cooperativo pronti ad intervenire sul bilancio di un eventuale malcapitato». A questo vanno aggiunti dati positivi, tra i quali viene evidenziato «un aumento dei depositi del 9,6% tra il 2020 e il 2021». Però, e qui arriva la seconda stoccata di Uilca, tra i soci c’è qualche preoccupazione per «la situazione delle quote sociali e la loro presunta diminuzione». A ogni modo - conclude Uilca - «dopo gli scossoni del tessuto bancario che hanno colpito anche Cesena negli ultimi anni (basta pensare alla sorte della Cassa di Risparmio di Cesena e della Brc, ndr), ora il sistema si è protetto per non far accadere più nulla del genere». Quindi la missione principale per il sindacato di categoria della Uil resta quella di «garantire la continuità occupazionale dei lavoratori del settore bancario», che dentro Ccr sono 194, distribuiti tra direzione e 24 filiali.

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