Cesena, Trevi rivede il piano industriale: meta rinviata al 2024

Cesena

L’impatto del Covid-19 ha costretto Trevi a rivedere il proprio piano industriale, spostando in avanti fino al 2024 l’orizzonte temporale del risanamento. Servirà quindi un po’ più tempo per centrare il primo obiettivo che il colosso industriale si è dato al momento del cambio radicale dei rapporti di forza societari, che ha messo fine al controllo esercitato dalla famiglia Trevisani. Due giorni fa il cda di Trevi-Finanziaria Industriale Spa ha aggiornato il piano industriale, sia negli obiettivi quantitativi, sia nella sua proiezione temporale. Ora il nuovo percorso tracciato dovrà essere sottoposto all’esame delle banche finanziatrici che il 5 agosto 2019 aderirono all’accordo di ristrutturazione. Da Trevi fanno comunque sapere che «sono già state avviate interlocuzioni finalizzate a ottenere i waiver necessari per il previsto mancato rispetto di alcuni parametri finanziari stabiliti a suo tempo, sulla base dei dati di bilancio risultanti al 31 dicembre 2020», che presto sarà approvato. Inoltre, sempre tenuto conto di tale aggiornamento, il dialogo con le banche sarà mirato ad «apportare le opportune modifiche ai parametri finanziari originariamente fissati nell’accordo di ristrutturazione, in coerenza con i nuovi obiettivi e con il periodo previsto per il loro raggiungimento, e di prorogare alcune scadenze previste durante l’esercizio in corso». I nuovi obiettivi previsti dal piano industriale 2021-2024, che prevede una crescita dei ricavi nel periodo di riferimento con un tasso annuo di crescita composta pari a circa l’8%, sono stati messi nero su bianco. Sia i ricavi che l’Ebitda sono stimati costantemente in crescita. Sul primo fronte, dal 525 milioni di euro di quest’anno si dovrebbe passare a 574 nel 2022, 619 nel 2023 e 680 nel 2024. Per quel che riguarda invece l’indicatore degli utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti, dovrebbe salire da 54 nell’anno in corso a 69 nel 2022 e poi a 81 nel 2023 e 96 nel 2024. Quanto alla posizione finanziaria netta, dovrebbe rimanere più o meno stabile nel 2021-2022 (276 e 278), per poi scendere a 253 nel 2023 e a 224 nel 2024. Le linee strategiche del piano industriale 2021-2024 prevedono che «Trevi, dopo la cessione della Divisione Oil&Gas intervenuta nell’esercizio scorso, prosegua la sua attività come multinazionale operante nel core business dell’ingegneria del sottosuolo a 360 gradi, attraverso due divisioni facenti capo alle controllate operative Trevi Spa e Soilmec Spa».

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