Una situazione che si protrae già da qualche mese e che il caldo dell’ultimo periodo ha fatto ulteriormente peggiorare.
L’invasione dei topi ai giardini di Serravalle preoccupa l’Amministrazione comunale, che ne è ben consapevole e addossa le colpe alla proprietà delle aree incolte a margine dello spazio verde cittadino, che pare refrattaria a una situazione definitiva.
La segnalazione
L’allarme è stato lanciato ieri sul Corriere dai frequentatori abituali dell’area verde in pieno centro, che ha anche palazzine che si affacciano sui giardinetti. In precedenza era stato presentato un esposto in Comune, che ha mandato un addetto che ha messo una scatolina nera con il veleno di fianco al palo della luce vicino all’entrata dell’area per cani. Ma finora senza miglioramenti concreti. A finire nel mirino come habitat ideale di questi roditori sono due luoghi che si trovano all’ingresso dei giardini di Serravalle più vicino al centro, sul lato di via Cesare Battisti: un frustolo di verde lungo e stretto, completamente incolto e più in basso rispetto alla pavimentazione del parco; e un’area più ampia sotto la mura e al confine con l’area di sgambamento per i cani.
La risposta del Comune
Da palazzo Albornoz dicono di essere al lavoro per sistemare il problema, ma danno anche sostanzialmente ragione a chi ha fatto la segnalazione per quanto riguarda le cause: «In relazione a quanto raccontato sulle pagine del Corriere Romagna, l’amministrazione comunale di Cesena fa sapere che il fenomeno è costantemente monitorato e che sono state intraprese diverse azioni per eliminarlo del tutto. La presenza di topi infatti è dovuta alla presenza dell’area ex Piaggio completamente abbandonata da tempo e in stato di degrado. L’ufficio ambiente comunale ha collocato sul suolo pubblico box con ratticida per derattizzazione».
Il degrado
Visto il conclamato degrado «la polizia locale è intervenuta a più riprese», ma diversi tentativi di contattare la proprietà sarebbero andati a vuoto, mentre in un caso sarebbe stata elevata una sanzione pecuniaria che in base al regolamento vigente ammonta alla cifra irrisoria di 50 euro. Un costo infinitamente più basso rispetto a quello che servirebbe per bonificare definitivamente l’area. Dove qualche lavoro è stato comunque fatto: nell’area sotto le mura un paio di mesi fa è stata tagliata l’erba, ma poi i resti sono stati lasciati sul posto vanificando i benefici dell’intervento. E nel frustolo più in basso c’è ancora una vegetazione da giungla.
L’Ausl
Una soluzione ulteriore per i frequentatori del parco potrebbe essere di segnalare il problema all’Ausl Romagna chiedendo una relazione fito-sanitaria con le analisi del terreno. Dopo questa l’amministrazione comunale potrebbe prendere ulteriori provvedimenti.