Cesena, tanti resti riemersi dagli scavi in centro ma niente ritardi

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Non passa ormai giorno senza che dal sottosuolo di piazza Almerici spuntino fuori murature. Ma ancor più sorprendente è il fatto che, nonostante tutti questi ritrovamenti, ai quali vanno aggiunti reperti che sono stati rimossi, come lo scheletro rinvenuto subito dopo l’apertura dei cantieri, i lavori procedano senza stop. Merito di un sistema che si sta rivelando molto efficace e che sarebbe saggio replicare in futuri interventi in aree sensibili dal punto di vista archeologico: la presenza fissa, in mezzo alle ruspe, di archeologi al seguito delle ditte appaltatrici. Sono in costante contatto con la Soprintendenza ed essendo sul posto sono in grado di intervenire immediatamente. Valutano, senza necessità di fare pause, se e come i lavori possano andare avanti e quali misure adottare per salvaguardare o documentare le testimonianze del passato che vengono alla luce. Senza questo ausilio, sarebbe necessario aspettare ogni volta l’intervento dall’esterno di qualche esperto della Soprintendenza e i ritardi si accumulerebbero inevitabilmente. L'assessore Christian Castorri annuncia intanto che «entro questa settimana verranno ultimati gli scavi archeologici in vicolo Masini, e i conseguenti rilievi e documentazione fotografica. Entro venerdì 14 maggio la ditta “Coromano” poserà i corrugati e i pozzetti mancanti, riempirà lo scavo e pavimenterà, provvisoriamente in asfalto, tutto il tratto stradale scavato. Contiamo quindi che da quel giorno tornerà percorribile anche ai mezzi il vicolo Masini, e quindi l'accesso al garage». Una buona notizia per i residenti privati temporaneamente della possibilità di accedere ai loro posti auto. In questa prima fase dell’intervento è stato quello il disagio maggiore. Ieri è stato portato allo scoperto un altro muro, all’altezza dell’ingresso alla biblioteca moderna, più o meno a 6-7 metri di distanza dal varco tra le due vasche-aiuole. Potrebbe appartenere a uno dei fabbricati che erano allineati in parallelo alla scomparsa chiesa di San Francesco, che occupava gran parte di piazza Bufalini. Oltre a questa struttura, ne sono visibili tre a ridosso della galleria Almerici, parallele tra di loro e perpendicolari ad essa. E un altro paio sono state sepolte nuovamente. Non senza un po’ di rammarico di alcuni cittadini per quella che la scorsa settimana era stata riportata alla lucesul lato della vasca-aiuola rivolto verso piazza Almerici. A quanto pare,era uno dei quattro bunker anti-aerei costruiti all’inizio della seconda guerra mondiale sotto e attorno all’ex liceo classico. Qualche appassionato di storia vorrebbe che venissero aperti per indagare cosa ci sia all’interno. Ma sembra che non ci sia questa intenzione.

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