Cesena, sulle orme di Giulio Cesare tra centuriazione e fornaci

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Passeggiata sulle orme di Giulio Cesare, a distanza di oltre duemila anni, nei dintorni del fiume Rubicone che oltrepassò, gettando in quel modo le basi per la caduta della repubblica e l’avvento dell’impero. Ma anche esplorazione alla scoperta di sorprese che potrebbe riservare ancora la centuriazione romana sull’altro lato del Savio. E la speranza di riportare alla luce le antiche fornaci individuate a Ronta e poi risotterrate, che potrebbero contribuire a valorizzare un passato che è unico nel suo genere: in nessun luogo è infatti rimasta così intatta e visibile l’opera di frazionamento dei terreni da coltivare fatto dai Romani.

La rievocazione

Un centinaio di persone hanno potuto vivere, due sere fa, quella che è stata molto di più di una semplice rievocazione della famosa notte del 49 a.C., quando Cesare varcò in armi il Rubicone, sfidando Pompeo e il senato romano. Ancora una volta, come fa dal 2014 in occasione della tradizionale ricorrenza del 10 gennaio, l’associazione Terre Centuriate ha voluto ricordare un avvenimento che ha cambiato il corso della storia. Lo ha fatto con la “Notte inquieta di Cesare”, una camminata abbinata a una rappresentazione in costumi d’epoca, impreziosita per la prima volta dalla partecipazione dei figuranti della Legio VI Ferrata. Facendo base alla scuola primaria di Pievesestina, il folto gruppo di partecipanti, incoraggiato dalla temperatura mite e da un cielo terso, con le stelle e la luna a fornire una suggestiva illuminazione naturale, ha percorso 4 km lungo la pista ciclopedonale sul lato ovest del Savio. Al ritorno al punto di partenza, si è poi svolto uno spettacolo basato sul racconto dell’attraversamento del Rubicone fatto da Svetonio. Inoltre, la Legio, che durante la marcia aveva invocato ripetutamente Iupiter, ossia Giove, ha inscenato una celebrazione religiosa ispirata al culto delle tre Parche. Tra i presenti non è mancato l’assessore Carlo Verona, che assieme alla presidente del Quartiere Dismano ha supportato l’iniziativa.

Centuriazione: nuove piste di ricerca

La scelta del percorso seguito è stata una novità dell’evento che riserva un primo spunto interessante, al di là dell’eterno dibattito su quale sia il “vero” Rubicone cesariano, col Pisciatello-Urgon cesenate e il fiume savignanese principali ma non unici candidati a questo ruolo. Come spiega Michele Ceccaroni, presidente dell’associazione Terre Centuriate, «c’è ancora tanto da studiare e da capire sulla centuriazione in Romagna». Una pista di ricerca stuzzicante potrebbe portare a scoprire che l’area centuriata era ben più ampia di quella che solitamente si indica, cioè la fascia tra la sponda est del Savio e il Pisciatello. Ci sono segni di un suo sviluppo anche dall’altra parte del fiume, fino a Forlimpopoli: già Tobia Aldini, fondatore del museo archeologico di quella cittadina, fece ricerche in proposito». Un indizio che va in quella direzione e su cui i camminatori hanno messo piede l’altra sera si trova in via Chieri, che è in pratica la prosecuzione di via Melona. L’ipotesi da approfondire è che lì potesse esserci un decumano: un pezzo di una centuriazione a ovest del fiume, nell’ambito di un disegno unitario che forse abbracciava anche il Riminese.

Le fornacisepolte aRonta

L’immersione serale nel remoto passato delle campagne centuriate cesenati ha anche riacceso in tanti dei presenti la voglia di recuperare definitivamente e valorizzare le tre fornaci romane che emersero nel 2005 a Ronta, durante scavi per il Cer. Quel sito archeologico in via Fornasaccia è stato poi chiuso, senza escludere di poterlo successivamente riaprire con un progetto ben definito e finanziato a dovere. Ceccaroni fa notare la peculiarità che hanno quei reperti: è molto raro che si trovino «fornaci con la cupola superiore ancora intatta, come è capitato lì, probabilmente grazie a un’alluvione che si è rivelata “protettiva”». Perciò quelle antiche fabbriche di mattoni potrebbero diventare un «elemento di grande attrazione nel contesto dei percorsi della centuriazione».

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