Cesena, Start e Amr in Commissione sul tema delle corse saltate

È cominciata in piazza del Popolo con la presentazione di uno dei 9 nuovi mezzi che entro l’estate entreranno in servizio sulle linee extraurbane del cesenate, per poi proseguire nell’aula del Consiglio con le presentazioni di Guido Guerrieri amministratore unico di Amr, agenzia della mobilità romagnola, e di Claudio Sanna, neo amministratore delegato di Start Romagna. È durata quasi tre ore la seduta congiunta delle Commissioni 1 e 2 dedicata al trasporto pubblico. Da un lato è stata un’occasione per fare una panoramica delle due aziende, chiarendo i rispettivi ruoli, dall’altro lo scopo della convocazione era quello di presentare un’analisi del fenomeno delle corse saltate.

Le corse saltate

È stato Guerrieri di Amr ad addentrarsi per primo sul tema delle corse saltate e lo ha fatto non prima di aver sottolineato come «in due anni di Covid il trasporto pubblico locale non si è mai fermato, sono state anzi potenziate le corse quando i decreti imponevano capienze ridotte. Sono stati anni intensi e difficili e ho spesso la sensazione che questo sforzo non sia stato percepito». Qualcosa di analogo è stato fatto nei giorni dell’alluvione e in quelli successivi. Ma quella delle corse saltate è a tutti gli effetti una criticità con cui il trasporto pubblico negli ultimi tempi sta facendo i conti. Nel 2022 nel bacino di Forlì-Cesena sono state 743.971 le corse effettuate per un totale di 9,3 milioni di km percorsi. I picchi delle corse saltate, ha riferito Guerrieri si sono registrati a dicembre 2022 (3,8%) e febbraio 2023 (3%)». negli ultimi mesi la situazione è andata gradualmente calando e la speranza è che nel periodo estivo, quando le corse diminuiscono venendo a mancare il servizio scolastico, il fenomeno vada scomparendo. Ma il problema da cui si origina il fenomeno rimane di difficile soluzione e riguarda la difficoltà a reperire autisti. Non che le strategie non siano state messe in campo. «Abbiamo organizzato delle academy in cui formiamo gli autisti facendoci carico dei costi della patente» ha riferito Sanna, dg di Start. Non solo Start continua ad organizzare formazioni, ma ha anche attivato canali di reclutamento all’estero. Il problema, sottolinea Sanna, «non è locale: a livello europeo mancano 400.000 autisti». Attualmente in Start contano 25 posti vacanti di cui 15 nel bacino di Forlì-Cesena. La pandemia ha contribuito all’esplosione del settore della logistica e oggi la concorrenza è spietata tra le aziende che si contendono gli autisti. «Sui temi su cui stiamo cercando di lavorare – ha riferito Sanna – c’è anche quello dei contributi all’alloggio che a Cesena è davvero oneroso e non aiuta a far restare chi arriva da fuori».

Il piano investimenti di Start

Quanto ai differenti ruoli tra Amr e Start Guerrieri ha spiegato: «Amr rappresenta gli enti locali, dà le linee di indirizzo, controlla il servizio e si occupa delle gare d’appalto». La prossima, quella che affiderà il servizio di trasporto pubblico per i successivi 10 anni arriverà ad assegnazione nel 2026. Start Romagna è invece l’azienda che gestisce il servizio. Quest’ultima con il direttore generale Sanna, e i dirigenti Paolo Magnani e Stefano Sirri hanno illustrato anche gli investimenti orientati in particolare alla transizione energetica e alla innovazione digitale. Il piano triennale 2023-2026 di Start prevede di portare a circa il 50% i mezzi con alimentazioni elettriche o a metano. L’investimento previsto è di 88,4 milioni. A Cesena l’investimento sarà di 16,5 milioni: saranno introdotti 43 nuovi bus di cui 10 ad alimentazione elettrica previsti nel 2025. Citata anche l’esperienza dei bus a chiamata: più di 1800 le persone che ne hanno usufruito. Incalzati dai consiglieri, Amr, Start e Comune hanno anche ribadito l’impegno a rendere il trasporto pubblico accessibile per le persone disabili.

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