Cesena, squadristi a Firenze: 133 prof dei licei contro il ministro

Alzata di scudi di 133 insegnanti dei tre licei cesenati per reagire agli squadristi che il 18 febbraio hanno aggredito due studenti del Classico “Michelangiolo” di Firenze, per difendere Annalisa Savino, preside dello Scientifico “Leonardo da Vinci” della stessa di città, che ha messo tutti in guardia contro le violenti recrudescenze fasciste, e per condannare le parole che il ministro Valditara ha detto contro di lei.

La raccolta firme

In pochissimi giorni tanti docenti hanno firmato una lettera per fare sentire la loro voce di cittadini ed educatori che non possono restare indifferenti davanti ai fatti accaduti a Firenze e a quello che ne è seguito. In 55 dal Classico “Monti”, da cui è partita l’iniziativa, 43 dal Linguistico “Alpi” e 35 dallo Scientifico “Righi” hanno sottoscritto un testo di solidarietà, antifascista e a tutela della libertà d’espressione e d’insegnamento, che sarà inviato alle due scuole fiorentine accanto a cui si sono voluti schierare senza se e senza ma. E altre adesioni dovrebbero aggiungersi nei prossimi giorni, perché la stessa raccolta firme è in corso anche in altre scuole.

Contro violenza e fascismo

«Colpire gli studenti di una scuola è colpire tutta la scuola come luogo di cultura, di confronto, di crescita, di dialogo, come presidio di democrazia e di difesa della nostra Costituzione antifascista». Queste le parole che i prof cesenati hanno ripreso dalla dichiarazione fatta il 23 febbraio dal Collegio docenti del liceo “Michelangiolo”.

Al fianco della preside Savino

Non mancano parole di «solidarietà» alla dirigente scolastica Annalisa Savino, che ha rivolto agli studenti «un doveroso monito a non cedere all’indifferenza di fronte alla brutalità di tali azioni, invitandoli a condannare “sempre la violenza e la prepotenza”, che proprio l’istruzione può combattere “con le idee e con la cultura”, isolando “chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri”». I docenti dei licei di Cesena non hanno dubbi: «Tali parole interpretano pienamente la missione di educazione alla cittadinanza che la scuola oggi più che mai è chiamata a compiere, per formare cittadini dal pensiero critico e dalla coscienza vigile».

Critica al ministro Valditara

Infine, i docenti ne hanno anche per il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che ha attaccato la preside Savino per quelle riflessioni: «Ci preme sottolineare quanto sia essenziale che tali valori germoglino su un terreno di piena libertà: per questo esprimiamo dissenso rispetto alle parole intimidatorie del ministro Valditara, il cui giudizio sull’intervento della dirigente scolastica costituisce un’inaccettabile ingerenza rispetto alla libertà di espressione e di insegnamento, parte integrante dei diritti umani che siamo chiamati a difendere e affermare ogni giorno».

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