Cesena, spostamenti in auto da ridurre del 40% entro il 2030

Cesena

Sono state approvate ieri, in consiglio comunale, le linee di indirizzo del Piano urbano della mobilità sostenibile: una Cesena sicura e in salute, una Cesena resiliente e che pensa al futuro delle prossime generazioni, una Cesena attrattiva, vivibile ed economicamente vivace e una Cesena inclusiva ed equa. L'assessora Francesca Lucchi spiega che l'obiettivo è "costruire una città dove il sistema di mobilità non solo garantisce elevate condizioni di sicurezza e minore inquinamento ma dove l’organizzazione stessa degli spazi e delle destinazioni promuove forme di mobilità attive a tutela del benessere della collettività. Con la redazione di questo Piano della mobilità pertanto la nostra attenzione non si concentrerà solamente sulla tutela del clima e dell’ambiente sostenendo scelte energetiche a minor impatto, ma sulla promozione della bellezza e dell’attrattività, stili di vita sani ed attivi, valorizzazione del cicloturismo. Il tutto tenendo conto anche dell'emergenza Covid, che ha modellato le abitudini della collettività portandoci a intraprendere azioni finora poco considerate. Concretamente dunque dobbiamo essere in grado di bilanciare la domanda di mobilità, passeggeri e logistica verso forme di spostamento che siano coerenti con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, salute pubblica, inclusività e salubrità dell’aria. Al fine di conseguire questi obiettivi, attraverso il Piano della mobilità vogliamo ridurre, entro il 2030, almeno del 12% la domanda di mobilità complessiva, creando le basi per un decremento del 40% degli spostamenti motorizzati e una diminuzione del 45% delle emissioni di gas serra. Il raggiungimento di questi obiettivi necessita di una strategia integrata che metta al centro i comportamenti delle persone”.

La media degli spostamenti dei cesenati è di 3,5 chilometri, quasi l’80% degli spostamenti è oggi inferiore ai 10 chilometri. "Creare servizi e consapevolezza delle opportunità - conclude Lucchi - significa offrire a chi non ha la possibilità di scegliere altri mezzi, se non quelli motorizzati, di poterlo fare e di trovare le comodità adeguate. Infine, dovremo migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema di mobilità, anche identificando le infrastrutture necessarie, sia elettriche, che di cilabilità,come il progetto di bicipolitana intende fare, sia in un’ottica di efficientamento del trasporto pubblico”.

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