Il patrimonio di aree naturali preziose per la biodiversità sul territorio cesenate sta per arricchirsi con la creazione di un nuovo Sic, un Sito di importanza comunitaria collocato tra le vie Cesuola e Garampa, a nord dell’abitato di Diolaguardia e a sud di Rio Eremo. E intanto l’area inclusa tra Rio Mattero e Rio Cuneo, messa sotto tutela nel 2006 e inserita all’interno del sistema territoriale delle aree protette della rete “Natura 2000” si allarga con una porzione ampia 8.100 metri quadrati, frutto di un allineamento per farne coincidere il perimetro col confine amministrativo del Comune di Cesena, mentre nel territorio di Roncofreddo questo tesoro ecologico si ingrandisce di circa 160 ettari.
L’assessora alle Politiche Ambientali Francesca Lucchi spiega ce i ritocchi sul rito tra Rio Mattero e Rio Cuneo permetterà di disporre di «un’area grande e continua che potrà godere di una gestione unica, tesa a valorizzare la straordinarietà naturalistica che la caratterizza. Questa sinergia venutasi a creare con il Comune di Roncofreddo ci darà modo dunque di tutelare uno dei siti rappresentativi del contesto collinare medio-basso del Cesenate attuando tutte le azioni per la conservazione della biodiversità e per garantire la sopravvivenza di specie animali e vegetali che qui vivono. L’area, caratterizzata da boschi termofili submediterranei, praterie e arbusteti, assume poi importanza anche in quanto situata in una porzione di territorio fortemente antropizzato. Spesso infatti la sopravvivenza a lungo termine delle specie e degli habitat presenti ha un rapporto diretto con le attività svolte da chi vive all’interno di siti di importanza comunitaria. In questi casi, è importante trovare modi per continuare a sostenerle e potenziarle, penso, ad esempio, alle regolari attività di sfalcio, pascolo o controllo della boscaglia».
La sindaca di Roncofreddo Sara Bartolini spiega che l’area a cui si è messa mano «si presenta come un variegato mosaico ambientale dotato di buona biodiversità da valorizzare e preservare, sviluppato prevalentemente su terreni impervi e marginali dove l’attività agricola si è ridotta negli anni. L’avvio di questa operazione per il nostro territorio rappresenta un’ottima opportunità di salvaguardia e di protezione, che assume ulteriore valore grazie alla collaborazione venutasi a creare con il Comune di Cesena. Vivere così vicini ci consente di sviluppare azioni di comunità a favore del nostro territorio e anche a vantaggio di tutti coloro che vivono all’interno del sito. A questo si sommerà la redazione di piani condivisi di gestione che avranno lo scopo di garantire la conservazione di habitat di elevata valenza conservazionistica, il mantenimento dei prati stabili, la diversificazione dei popolamenti forestali, e di favorire nei terreni adibiti a coltura, pratiche di coltivazione a basso o nullo impatto ambientale. A queste azioni inoltre si sommano le attività di comunicazione, condivisione e concertazione delle scelte di gestione del sito, e di sensibilizzazione della popolazione locale rispetto alla tutela delle specie e dei loro habitat».
Si tratta di un’isola di naturalità in cui i processi di conservazione e sviluppo della biodiversità sono in buono stato. Il riconoscimento del Sic contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat o una specie di interesse comunitario in uno stato di conservazione soddisfacente. Il sito è costituito da due zone: una intorno al Monte dei Frati, l’altra presso il Monte Aguzzo, tra i bacini del fiume Savio e del Torrente Pisciatello, verso i quali rispettivamente convergono i profondamente incisi Rio Mattero e Rio Cuneo. Arenarie del Tortoniano, argille pelitiche e limitati affioramenti calcarei-gessosi determinano un substrato esposto all’aridità, mentre un tratto ben conservato del fiume Savio e gli ambienti di forra presso i due corsi d’acqua conferiscono caratteri di marcata freschezza, quindi grande varietà e contrasti. La copertura forestale si estende su oltre la metà del sito, alternata a praterie termofile ed arbusteti, con qualche affioramento roccioso e residui coltivi.