Si allarga il fronte dell’accoglienza del popolo ucraino in fuga con il ritorno anche di Arci ad occuparsi di rifugiati. Due notti fa ha riaperto il Cas di Oriola: che in passato aveva ospitato rifugiati dalle rotte mediterranee – sub sahariane. «Si tratta di cinque persone, mamme con bambini – spiega l’assessore Carmelina Labruzzo – che si aggiungono alle 12 persone già presenti nel Cas di Sarsina gestito dalla Misericordia».
A Cesena tutto il resto dei numeri (corposi) arrivati dall’Ucraina è fatto da accoglienza in famiglia.
«Siamo in attesa degli esiti della manifestazione d’interesse che abbiamo aperto con il Terzo Settore – continua l’assessore ai Servizi per le persone e le famiglie – L’Unione Valle Savio di cui siamo perno vede già vedeva prima degli ultimi accolti, arrivate in zona 472 persone in fuga dalla guerra (257 adulti e 215 minori). Come si vede poco meno della metà sono bambini ed adolescenti ed abbiamo predisposto tutti i servizi necessari pensando a loro, anche se tanti tra questi rifugiati non vedono l’ora di poter tornare indietro ed alcuni di loro già lo stanno facendo».
Sono già 28 gli iscritti a scuola: cinque all’asilo, 13 alle elementari e 10 alle medie.
«Mancava qualcosa per i piccolissimi, quelli dagli 0 ai 3 anni visto che nei nidi dell’infanzia a Cesena i posti sono tutti occupati da inizio anno. Ma si è pensato anche a loro: in accordo con il Centro delle Famiglie in via Ancona è stato approntato un “Servizio piccolino”. Otto bambini e sette mamme con la presenza di un mediatore culturale hanno possibilità quotidiana, comprensiva di trasporto da e per casa, di frequentare uno spazio comune in cui interagire e crescere assieme, mentre le mamme dialogano ed interagiscono con professionisti della prima infanzia».

Cesena: si allarga il fronte d’accoglienza dei profughi dall’Ucraina
