Cesena, sfratti: case a 5 famiglie disperate e altre 20 emergenze

Esplode l’emergenza casa e il Comune corre ai ripari mettendo a disposizione 5 alloggi extra rispetto alle assegnazioni di case popolari destinate alle famiglie in graduatoria con i punteggi più alti. Si tratta di nuclei particolarmente fragili, che altrimenti rischierebbero davvero di finire in mezzo a una strada, perché non sono in grado di procurarsi autonomamente soluzioni abitative alternative. Purtroppo non sono le uniche situazioni critiche di questo genere. Anche se siamo ancora nella fase iniziale dell’anno, sono già 25 le famiglie che versano in condizioni di grave emergenza abitativa, sulla base della valutazione fatta dagli assistenti sociali. La misura decisa nei giorni scorsi dall’Unione dei Comuni Valle Savio fa parte di un piano ad hoc delineato. Le numerose procedure di sfratto già in corso, unite alla crescente fragilità economica di tante famiglie, avevano infatti spinto a inserire nella programmazione un discreto numero di alloggi erp da assegnare in deroga, ossia senza seguire le graduatorie, proprio per rispondere a situazioni impellenti. Per la precisione, poco più di un mese fa, ne sono stati individuati 12 utilizzabili per questi casi nel corso del 2022. È comunque chiaro che non bastano, visto che già adesso ne servirebbero il doppio e da qui a fine anno quelle 25 emergenze “censite” diventeranno sicuramente di più.

Le case assegnate e le modalità

Intanto, 5 famiglie possono però tirare un sospiro di sollievo. Si è deciso di smistarle in altrettanti appartamenti erp ubicati in via Liguria, viale Oberdan, piazza Pasolini, via Cerchia di S.Egidio e via Capanne. Potranno restarci per non più di due anni. Inoltre, le assegnazioni in deroga di questo genere sono accompagnate da un accordo tra chi ne fruisce e i Servizi sociali in cui vengono definiti impegni e obiettivi di autonomia e di superamento dell’emergenza. Va precisato che questo percorso scatta solo quando ce n’è disperatamente bisogno, a seguito di emergenze abitative “certificate” dall’equipe di specialisti dei Servizi sociali. Ed è riservato a nuclei familiari che sono in possesso dei requisiti per l’accesso alle case popolari ma che sulla base della graduatoria non riuscirebbero a ottenerlo nei tempi brevi che l’urgenza richiede.

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