Il Comune organizza gli sfalci dell’erba sui cigli delle strade, spezzettando il servizio in cinque zone, ciascuna delle quali affidata alle cure di un’unica ditta. È necessario perché si tratta di interventi da realizzare urgentemente per ragioni di sicurezza: la crescita della vegetazione spontanea sulle banchine stradali, specialmente in corrispondenza di incroci, ostruisce infatti la visibilità. Tagliare le erbacce, in questi casi, non è quindi tanto un’esigenza di decoro estetico, ma un dovere manutentivo necessario per ridurre il pericolo di incidenti. E va fatto tempestivamente, cosa che non sarebbe possibile effettuando gli sfalci contestualmente sull’intero territorio cesenate. Specialmente nelle campagne, e più che mai nell’area della centuriazione, c’è una fitta rete di vie, oltretutto con parecchie intersezioni, dove la vegetazione spontanea cresce spesso in fretta e raggiunge altezze impressionanti che creano “angoli ciechi”.
Sono queste le ragioni per cui a Palazzo Albornoz si è deciso nelle scorse settimane di suddividere il territorio in cinque zone, così da affidare ciascuna di esse a un differente operatore incaricato di occuparsi del servizio di sfalcio. In questo modo il lavoro può essere svolto contemporaneamente dai cinque aggiudicatari e di conseguenza più rapidamente. Anche perché la conformazione del terreno su cui si deve intervenire è variabile e quindi c’è di frequente la necessità di utilizzare diversi mezzi operativi in uno stesso momento.
Le aree individuate sono quelle che comprendono il centro, Diegaro e Pievesestina (con una base d’asta di 35.000 euro nella gara d’appalto), la pianura ovest (25.000 euro), la pianura est (20.000 euro), la collina est (22.000 euro) e la collina ovest (25.000 euro). Complessivamente il costo stimato nel 2023 per gli sfalci delle banchine stradali ammonta dunque a 127.000 euro. Ma a ogni ditta sarà affidata un’unica area. La scelta avverrà tramite trattative dirette.