Cesena, altro schianto e nuove proteste per l’incrocio ad alto rischio

Cesena

CESENA. Non accenna ad arrestarsi lo stillicidio di incidenti all’incrocio tra via San Giorgio e via Melona e chi vive o transita spesso in quel punto torna a chiedere per l’ennesima volta interventi di messa in sicurezza. Nella speranza che valgano i motti «repetita iuvant» o «chi la dura la vince» e avvertendo chi di dovere che «è urgente fare qualcosa prima che ci scappi il morto». E purtroppo non sarebbe la prima volta, visto che nel maggio del 2011 proprio lì perse la vita, a soli 23 anni, la cesenate Chiara Casadei.

Due sere fa c’è stato un altro incidente che ha coinvolto tre auto, con una che si è ribaltata su un fianco, un’altra che ha rimediato danni pesanti e una terza ammaccata in modo un po’ meno grave. Sul posto è accorso il 118, ma per fortuna sembra che nessuna delle persone a bordo abbia riportato lesioni particolarmente allarmanti. Tanti cittadini sono però sempre più esasperati e preoccupati e chiedono azioni immediate per limitare la velocità lungo una strada che essendo un lunghissimo rettilineo incoraggia troppi automobilisti a premere il piede sull’acceleratore.

Soprattutto quelli che uscendo dall’autostrada e magari restano “tarati” su un’andatura troppo “allegra” che non ci si può assolutamente permettere lungo via San Giorgio, stretta e piena di incroci dove la visibilità è limitata (più che mai di sera o di notte e nella stagione invernale, quando spesso scende la nebbia).
La richiesta, già avanzata più volte (l’ultima circa 4 mesi fa, a seguito di un altro schianto nello stesso punto, in quell’occasione tra due vetture) ma finora invano, è quella di realizzare una rotonda in quell’incrocio maledetto.

Sarebbe il modo più efficace per rallentare la velocità eccessiva, obbligando a impegnare l’intersezione con prudenza. Nell’attesa di capire se e quando si potrà avere questa opera pubblica che restituirebbe sicurezza a chi transita da quelle parti, servono però misure immediate. La più semplice, visto che non è pensabile una presenza costante della polizia locale, sarebbe il controllo elettronico della velocità, installando un Velo ok, strumento che ha dimostrato di avere una buona efficacia preventiva.

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