Cesena, satira su "re Enzo": il sindaco testimonia dal giudice

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È entrato nel vivo ieri mattina con la testimonianza del sindaco Enzo Lattuca il processo per sostituzione di persona a carico di Paolo Giunchi: 37enne cesenate, all’epoca dei fatti in staff alla consigliere di Forza Italia regionale Castaldini, che durante la scorsa campagna elettorale aveva gestito la pagina Facebook intitolata “Renzo Lattuca Re”. Una pagina di satira per il 37enne (difeso dall’avvocato Marco Lisei, in forza a Fdi regionale), una fonte di potenziale confusione per gli elettori, con l’attuale sindaco che allora era solo uno dei candidati in corsa per la carica. Lattuca, che in aula aveva con sé un difensore della parte offesa (l’assessore alle sicurezze Luca Ferrini), una volta bloccata la pagina ed identificato l’autore dalla Polizia Postale, ha rinunciato a costituirsi parte civile ed a chiedere risarcimenti. Al giudice Nicolò Marcello ieri ha parlato proprio Lattuca. Raccontando di come in quel momento, avesse ricevuto molte richieste di chiarimenti. In tanti, anche persone avvezze all’utilizzo dei social, confondevano gli scritti di quella pagina come possibili vere dichiarazioni del candidato sindaco. Non fosse altro perché sia i colori della pagina web (uguali anche nei caratteri a quelli della campagna elettorale) che la foto (un’immagine di Lattuca modificata con un sorriso distorto) potevano trarre parecchio in inganno soprattutto osservando Facebook dal telefono, e non dal grande schermo di un pc. Il, processo proseguirà il 16 novembre con altro testimoni del Pm. Paolo Giunchi si trova imputato in primo grado con l’accusa di sostituzione di persona, per aver fatto opposizione ad un decreto penale di condanna emesso dal gip che lo aveva condannato ad una multa di 3.500 euro “in cambio” di 15 giorni di reclusione. Ritenuta una sentenza equa per la creazione e gestione di quella pagina social durate la campagna elettorale delle ultime amministrative.

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