Cesena, rivolta di bar e ristoranti con flashmob e sciopero fiscale

Cesena

Un flash-mob per manifestare «stanchezza, preoccupazione e rabbia». È la scelta dell’associazione “Centro anch’io”, che oggi ha deciso di manifestare, ma senza aderire alla mobilitazione nazionale “Io apro”. L'idea è quella di esprimere la propria rabbia per lo stop anti-contagi illuminando le proprie attività, animandole con musica, apparecchiando simbolicamente i tavoli e forse mettendoci attorno manichini o sagome dei clienti. Dopo averla valutata, è stata invece scartata l’ipotesi un’apertura al pubblico in piena regola, che avrebbe comportato il rischio di sanzioni sia per i titolari delle attività che per i clienti. Il presidente di "Centro anch'io", Fabrizio Faggiotto, spiega che l'intentoè "fare un po’ di “rumore” e anche far capire il ruolo sociale di queste attività, sottolineando che le vie e i centri storici sono più bui e meno vivi senza di loro». La richiesta è quella di "tornare subito a lavorare in sicurezza, rispettando quei protocolli rigidi per i quali solo qualche mese fa le nostre attività hanno tanto investito. Non possiamo permetterci di attendere una settimana di più". Inoltre, viene annunciato uno sciopero fiscale: "Al fine di dirottare le poche risorse rimaste esclusivamente per mantenere le proprie attività, i propri dipendenti e le proprie famiglie, ci vediamo costretti a promuovere uno sciopero fiscale. Un’azione allargata non solo ai pubblici esercizi". Infine,martedì prossimo, è in programmauna manifestazione a Bologna, sotto il palazzo della Regione.

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