Cesena, resti dell'antica chiesa e mistero della tomba nel cantiere

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Poco sotto la superficie di piazza Bufalini, dove negli ultimi giorni si sta concentrando l’attenzione delle archeologhe, sono spuntate le basi del muro perimetrale dell’antica chiesa di San Francesco. Resti visibili si notano a ridosso delle barriere posizionate attorno al cantiere, in corrispondenza del varco tra le due piattaforme-aiuole esistenti sul lato est, più o meno all’altezza della galleria Almerici. La possibilità di individuare quella testimonianza del passato era molto concreta, perché l’edificio sacro costruito nel Duecento e demolito nel 1842 è ben documentato. Anzi, il lato dell’abside è ancora visibile, in adiacenza a casa Bufalini. Ora resta da capire come procederanno gli scavi archeologici in piazza Bufalini. La palla è nelle mani della Soprintendenza. Forse potrà esserci più chiarezza domenica 26 settembre, quando alle 10 si terrà una visita guidata sul posto, con prenotazione obbligatoria, nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio: sarà una bella occasione per avere notizie sui ritrovamenti fatti finora all’interno del cantiere delle tre piazze e sulle prospettive.

Uno degli aspetti più interessanti su cui ragionare è l’opportunità di rinvenire quel che resta del sepolcro di Malatesta Novello, il personaggio simbolo della storia di Cesena. Si è pensato a lungo che le sue spoglie fossero staterinvenute nel 1811 e poispostate in un’urna murata nell’Aula del Nuti, all’interno della Biblioteca Malatestiana. Ma un’apposita ricerca fatta nei mesi scorsi, con recupero e analisi di quel materiale, ha escluso che i resti del Signore della città fossero quell. Potrebbero quindi trovarsi ancora nel sottosuolo e comunque si potrebbe far luce su quello che resta un mistero. Per cercare risposte bisognerebbe però scavare un po' più inprofondità rispetto a quantoal momentosi prevede di fare in piazza Bufalini.

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