Cesena: racconta al giudice le violenze sessuali subite da bimbo

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Aveva 10 anni quando per le accuse mosse in Tribunale avrebbe subito una serie di violenze sessuali. Adesso di anni ne ha 18 ed ha potuto raccontare al gup Maurizio Lubrano cosa gli è successo. Rispondendo sia alle domande dell’accusa, che della parte civile (avvocato Luca Arginelli) che del difensore dell’imputato (l’avvocato Raffaele Pacifico). Indagato di violenza sessuale c’è un cesenate di 60 anni che gli avrebbe “messo le mani addosso” quando il bimbo gli veniva lasciato in custodia dalla madre che non poteva prendersene cura. La vicenda è entrata nel vivo solo ora perché ad 8 anni dalla violenza l’ex bimbo ora più che adolescente ha avuto un malore. Al termine del quale si è tolto il peso che portava dentro di sé da quando era piccolo. Come quasi sempre accade in questi casi non si possono fornire le generalità dell’indagato 60enne cesenate. Ancora oggi a Cesena rivelarne le generalità equivarrebbe a rendere subito nota anche l’identità della vittima. Lui aveva 9 anni all’epoca dei fatti. Un bimbo proveniente da una famiglia con delle intense problematiche di alcolismo al suo interno. Il padre era morto e la madre (anche lei nel frattempo deceduta) non poteva in alcun modo prendersi cura h24 del figlio. Così, spesso, il bambino veniva affidato alle cure di amiche della donna, e le violenze sessuali le avrebbe subite proprio a casa di una delle amiche “di mamma”, dal marito di quest’ultima. Alla morte della madre quello che è oggi un 18enne si è trasferito a casa di una zia, in un’altra regione. È qui che, a inizio 2021, il giovane ha avuto un malore. Una intensa crisi di panico. Patologia di cui soffre da tempo ma che in quella occasione ha dato sintomi più violenti del solito. A differenza delle altre volte, esaminato da specialisti, il ragazzo ha dichiarato quella che poteva essere l’origine dei suoi malessere. Ricordando, a distanza di anni (o quanto meno per la prima volta raccontandolo) che quell’uomo a Cesena lo aveva spesso molestato. Toccandolo nella parti intime; era stato costretto a sua volta a “toccare” in maniera squallida il 60enne che avrebbe dovuto invece essere il suo tutore mentre la mamma non c’era. L’audizione davanti al giudice per l’udienza preliminare è durata un paio d’ore. Durante le quali il giovane ha dettagliato le molestie subite in una camera da letto e nell’attrezzaia a disposizione di quella famiglia. Chi accusa di averlo violentato lo andava a prendere anche a scuola (pur non avendone delega) ed alcune molestie sarebbero avvenute anche nei tragitti in auto.

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