Cesena: punto di svolta per recuperare il Palazzaccio

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Punto di svolta per il palazzaccio alla Fiorita. A parte l’intervento di messa in sicurezza temporanea in due fasi, che dovrebbe essere imminente, stanno per essere gettate ufficialmente le basi per arrivare all’obiettivo di cui si parla da decenni: un recupero definitivo dello storico edificio, che versa in condizioni strutturali sempre più precarie. Questa operazione mira innanzitutto a valorizzarne l’importanza storica, in particolare per il ruolo che ebbe durante la battaglia del Monte del 1832, passaggio chiave del cammino risorgimentale verso l’unità e l’indipendenza dell’Italia. Inoltre, c’è da decidere a quali usi destinare l’immobile, e quindi anche come gestirlo, una volta che sarà recuperato. In pratica, bisogna mettere a fuoco proposte attrattive che incentivino la frequentazione di quella struttura e dell’area verde attorno. È fondamentale per evitare che quando si investiranno milioni di euro in quel progetto ci si trovi poi tra le mani una “cattedrale nel deserto”.

Comitato e intesa bipartisan

Questo percorso sta per trovare la propria linea di partenza, grazie a un ordine del giorno che sarà discusso nella prossima seduta del Consiglio comunale, giovedì. Ci si è arrivati grazie alla passione e all’attivismo del comitato sorto proprio per salvare e valorizzare il palazzaccio, che è stato capace di coinvolgere trasversalmente le forze politiche cittadine, superando gli steccati tra maggioranza e minoranza. Così, dopo una serie di incontri e colloqui avvenuti nelle scorse settimane, con vere e proprie presentazioni delle idee del comunicato fatte presso il “Welldone” in piazza della Libertà, ha preso forma una mozione da discutere e mettere ai voti. È stato firmato da tutti i sei gruppi presenti in Consiglio: Cambiamo, Pd, Lega, Cesena 2024, Cesena siamo noi e Movimento 5 Stelle.

I tre passi previsti

Con questo documento si impegna il sindaco e la giunta a fare tre passi. Il primo è «avviare un percorso di coinvolgimento, nella competente commissione consiliare, del Quartiere, delle associazioni e delle realtà interessate a partecipare all’elaborazione di proposte per la valorizzazione dell’immobile». È scontato che un ruolo importante in questa fase lo potrà avere il comitato che tanto si è battuto e si sta battendo per fare conoscere il valore del palazzaccio non solo nelle vicende locali ma nel contesto della storia risorgimentale nazionale. Una secondo mossa sarà l’elaborazione di un «progetto complessivo di recupero», anche col «coinvolgimento della Facoltà di Architettura presente a Cesena». Una volta definito questo progetto, l’amministrazione dovrà «adoperarsi per il reperimento dei fondi necessari, sfruttando le opportunità legate a contributi, bandi e anche sovvenzioni private». L’approvazione in assise di questa “road map”, che viste le adesioni dovrebbe avvenire in modo unanime, sarà un mattone importante, perché inserirà formalmente il palazzaccio tra i programmi di chi amministra la città ma anche tra gli obiettivi dei rappresentanti cittadini di ogni colore politico.

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