Cesena, il Capodanno speciale alle Cucine popolari: "Lo sentite tutto il bene che c'è qui dentro?"

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«Ma voi lo sentite tutto il bene che c’è qui dentro?». Sono le parole dette due sere fa da una donna che ha trascorso l’ultimo giorno del 2022 alle “Cucine popolari”, in un ambiente reso caldo non solo dal riscaldamento acceso ma da quei forti legami umani che sono un altro cibo di cui ha bisogno un numero crescente di persone in estrema difficoltà. Italiana e non più giovane, questa signora, che ha emozionato tutti con la sua frase che ha la potenza della semplicità e della sincerità, è tra i 60 commensali che due sere fa hanno trovato nel ristorante sociale di fianco al “Don Baronio” uno scudo contro fame e solitudine. Uomini e donne di diverse età e nazionalità, ciascuna con una propria storia complicata alle spalle, assieme a una quindicina di cittadini più fortunati, e grazie all’impegno di una dozzina di volontari impegnati in cucina e nel servizio ai tavoli, hanno potuto gustare un cenone coi fiocchi. Passatelli, preparati in casa usando ben 50 uova, agnello con lenticchie ed erbette, mascarpone e panettone: a tavola non mancava proprio niente dei più tradizionali cenoni romagnoli, anche grazie all’aiuto fornito da realtà imprenditoriali come Orogel e il Panificio Bolognese. Poi, sempre nel segno di quelle tradizioni popolari e comunitarie, c’è stata una grande tombola, con centinaia di premi messi generosamente a disposizione dai volontari. L’accompagnamento musicale, con una chitarra da vivo e dopo il brindisi di mezzanotte con una play-list preparata per l’occasione, è stato garantito da due persone senza fissa dimora. Elena Baredi, che oltre a essere presidente di Asp è una colonna delle “Cucine popolari”, fa notare quello che quell’esperienza è «un grande segnale anche per la politica». E il primo a coglierlo sarà senz’altro il sindaco Enzo Lattuca, che ha voluto fare un saluto durante questo momento così speciale. Già questa sera si riparte con l’abituale cena del lunedì (sempre aperta a tutti e con l’invito a versare l’offerta che si vuole, o anche niente, in base alle possibilità di ciascuno), che sarà poi seguita a giorni alternati da pranzi e altri pasti serali, questa settimana con l’eccezione di venerdì, festa dell’Epifania, che sarà stata per fare un po’ di pulizie e piccole manutenzioni di cui c’è bisogno in ogni ristorante. «L’augurio per il nuovo anno - dice Baredi - è di mantenere, anzi di espandere, l’esperienza che stiamo portando avanti con passione. Per il cenone del 31 dicembre sono bastati 30 secondi per trovare volontari pronti a darsi da fare fin quasi alle 2 di notte. È uno slancio solidale che riempie il cuore ed è stato anche un piacere accogliere tra gli ospiti qualcuno che finora non era mai venuto».

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