Cesena, pinacoteca: progetto cambiato con esproprio e costi saliti

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La versione riveduta e corretta della pinacoteca che sorgerà a palazzo Oir, con uno spazio aggiuntivo ottenuto espropriando il locale che ora ospita l’agenzia immobiliare “Il Quadrifoglio”, ha ricevuto il via libera dell’amministrazione comunale. Era un passaggio procedurale necessario, perché il disegno originario ha subito modifiche di non poco conto. Variazioni che faranno anche lievitare i costi di quasi 300.000 euro rispetto a quanto preventivato. Così si è dovuto riapprovare il progetto. Operazione che è stata perfezionata con una delle ultime delibere approvate dalla Giunta nel 2022. Ora l’iter per arrivare all’appalto può andare avanti e il futuro contenitore dei più significativi capolavori artistici conservati in città potrà avere una piena accessibilità, grazie all’installazione di un ascensore. Proprio questa è la modifica principale rispetto al progetto iniziale. Ne è emerso il bisogno perché il corpo del palazzo oggetto dell’intervento per cui si prevedeva fino a poche settimane fa un investimento di 4,4 milioni di euro non era idoneo all’installazione di una piattaforma elevatrice. Si è decisa allora una soluzione radicale, che non ha mancato di sollevare critiche nelle file dei gruppi politici d’opposizione fin da quando è stata annunciata in commissione consiliare: l’esproprio di un immobile sotto il porticato di palazzo Oir. È quello al numero civico 10 di corso Garibaldi, proprio di fianco al portone d’ingresso del cuore più nobile del palazzo che ospiterà la pinacoteca: quello con l’imponente scalinata che conduce dall’atrio al primo piano, dove ci sarà il punto d’accoglienza alle sale espositive. Attualmente il locale privato da espropriare ospita l’agenzia immobiliare “Il Quadrifoglio”. Alla proprietà andrà un’indennità di 90.000 euro, dopo che ogni possibilità di accordo bonario è stata spazzata via dalla richiesta di una somma che a Palazzo Albornoz hanno giudicato improponibile: si parla di una pretesa non lontana da 300.000 euro. Il nuovo spazio acquisito dal Comune con un atto d’imperio per pubblica utilità consentirà anche di collocare lì la biglietteria del museo che nascerà. Al tempo stesso, questa novità ha comportato un aumento della spesa, che ha raggiunto 4 milioni e 680.000 euro. Le risorse aggiuntive che si rendono necessarie sono state trovate attingendo all’avanzo di bilancio. Un altro passo da fare sarà il cambio di destinazione d’uso, vista che quell’attuale è commerciale.

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