Cesena, per Technogym il mercato russo pesa solo per un 2%

La raffica di sanzioni internazionali sempre più stringenti decise contro la Russia sta praticamente azzerando l’export verso quel mercato in tutti i settori. Ma ciascuno ne risente ovviamente in misura differente, a seconda del peso specifico che quel Paese aveva nel contesto del proprio business. Tra i colossi colpiti non troppo pesantemente c’è Technogym, l’azienda cesenate leader nel wellness, guidata da Nerio Alessandri. Le esportazioni di suoi macchinari per allenarsi nel territorio russo avevano un’incidenza poco superiore al 2% del fatturato totale. Perciò, anche se Technogym si muove naturalmente nel pieno rispetto delle normative e delle restrizioni e quindi le vendite nell’impero di Putin sono al momento completamente bloccate, il danno economico in termini di mancati affari è limitato.

Technogym Zao


La società cesenate ha da anni anche il pieno controllo su una filiale russa, di nome “Technogym Zao”. Anche questa realtà è ormai quasi ferma, ma come stanno facendo un po’ tutte le altre aziende internazionali anche la “casa madre” ha mantenuto la struttura e le persone che lavorano lì, in attesa di una soluzione. Anche se all’auspicabile stop alla guerra difficilmente seguirà presto una pace commerciale.

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