Cesena, per Pinacoteca a palazzo Oir serve un esproprio

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È stata analizzata ieri in Commissione 2 e andrà al voto del consiglio nella prossima seduta del 15 novembre la delibera che segna uno degli ultimi passaggi prima di procede con la gara pubblica per affidare i lavori per la realizzazione concreta del progetto della Pinacoteca a Palazzo Oir.

Il documento presentato ieri dall’assessore Christian Castorri ratifica le conclusioni della conferenza dei servizi approvando il progetto definitivo e dichiarando la pubblica utilità dell’opera, passaggi fondamentali a procedere con l’esproprio dell’immobile privato che si trova al civico 10 di Corso Garibaldi a Cesena.

Si tratta di una novità rispetto alle previsioni iniziali. Nel vano dello scalone monumentale a cui si accede dal civico 12, quello inizialmente pensato come ingresso, non c’è spazio per realizzare un ascensore, di qui la ricerca di soluzioni alternative.

«Ne abbiamo valutate diverse», conferma l’assessore rispondendo alle domande dei consiglieri. Quella che alla fine si è scelto di privilegiare è quella che rende necessario l’esproprio del civico n. 10, dove in questo momento ha sede l’agenzia immobiliare Quadrifoglio. Questo perché, trattandosi di un locale attiguo è possibile mantenere un ingresso unico per tutti, sia per chi farà le scale sia per chi avrà necessità dell’ascensore, che porterà al primo piano dove ci sarà l’area accoglienza e il guardaroba. Al civico 10 verrà sistemata anche la biglietteria.

Alla proprietà sarà riconosciuta la cifra di 90.000 euro, somma stabilita tramite perizia redatta secondo la normativa vigente, ha precisato l’assessore, spiegando come la controproposta avanzata dalla proprietà («chiedevano tre volte tanto») sia stata declinata.

Il progetto che con questa delibera sarà sottoposto al voto del Consiglio comporta un investimento complessivo di 4.680.000 euro di cui 280.000 aggiuntivi rispetto alla previsione iniziale (finanziati con avanzo di amministrazione), che si sono resi necessari per l’esproprio e la realizzazione dell’ascensore. La somma comprende anche 3 milioni di finanziamento del ministero della Cultura.

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