Cesena: paura per un 15enne al Trofeo Benedetto di calcio a 5
Lunghi attimi di terrore due sere fa al torneo di calcio a 5. Un 15enne aveva perso i sensi sopo uno scontro fortuito in campo e per liberargli le vie respiratorie e praticare i primi soccorsi (attendendo l’arrivo delle ambulanze) erano dovuti intervenire l’allenatore della sua squadra ed un paio di “mamme” (infermiere di professione) che erano tra il pubblico ad assistere alla gara.
Erano le 21.30 circa di due sere fa ed in campo, a Martoranello lungo la via Calicinaro, c’erano le parrocchie di Case Finali ed una delle squadre di Ponte Pietra. La gara era valevole per il Trofeo Benedetto. Competizione calcistica che mette ogni anno a confronto le realtà oratoriali di tutto il cesenate. Si giocava a calcio a cinque.
Il giovane atleta, 15 anni, nel corso di un’azione in scivolata ha impattato su un avversario. Il peggio che normalmente in casi simili capita è la concessione di un calcio di rigore a sfavore. In questo caso però l’avversario accidentalmente sgambettato è caduto tanto di slancio quanto involontariamente addosso al 15enne; che ha battuto la testa tra il peso dell’avversario di gara e la pavimentazione del campo di gioco.
Il giovane ha perso i sensi e si è irrigidito a causa del trauma. Il timore era quello che potesse soffocarsi con la sua stessa lingua. Così l’allenatore e due mamme che si occupano di professioni sanitarie gli sono subito piombati addosso per liberargli le vie aeree. Nello shock generale degli spettatori ed attendendo l’arrivo di ambulanza e auto medicalizzata che hanno poi perfezionato i soccorsi. La gara di calcio a 5 è stata sospesa dall’arbitro e il 15enne è stato trasferito all’ospedale Bufalini. Dove è stato molte ore sotto osservazione per verificare eventuali lesioni craniche. La sua infatti era stata una serata particolarmente sfortunata anche prima del match. Quando, in auto con i genitori, prima di arrivate al campo di Martorano era occorso in un incidente stradale con fuoriuscita di strada del veicolo e relativi “urti”.