Cesena, partorisce 7 figli: tolti uno dopo l'altro per proteggerli

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A poco più di 30 anni d’età, ha dato alla luce il suo settimo figlio. Ma le è stato immediatamente tolto e affidato ai servizi sociali, che presto riceveranno l’ordine del giudice minorile di trattenere il piccino per affidarlo o per adottarlo. La mamma non è in grado di crescerlo: vive per strada e le è stata tolta la potestà anche su tutti i precedenti figli che ha avuto, visto che con l’attuale compagno condivide soltanto l’indigenza e la dipendenza dagli oppiacei. Una situazione che non le permette di dare alla propria vita la stabilità necessaria per potere crescere in maniera sicura dei neonati. La donna ha partorito due giorni fa, senza particolari complicazioni immediate, nel reparto di Ostetricia dell’ospedale Bufalini, dove è ancora ricoverata sotto osservazione. Il piccolo, invece, non è più a Cesena: è stato trasferito nel reparto di massima emergenza neonatale dell’Ausl Romagna più lontano da Cesena. La donna, per tutto il periodo della gravidanza, ha continuato a risultare positiva (ai vari esami svolti) alle sostanze oppiacee. L’eroina potrebbe aver creato dei danni al piccolo (compreso il rischio di essere nato con la stessa dipendenza con cui deve fare i conti sua mamma). Così i medici lo devono tenere sotto costante monitoraggio per capire che non abbia conseguenze fisiche sulle quali dover intervenire in maniera medica post-nascita.

Il piccino è venuto alla luce e subito è stato avocato dai servizi sociali. Tra l’altro, la madre non sarebbe potuta nemmeno essere lecitamente a Cesena. L’ultima volta che le forze dell’ordine si sono occupate di lei e del suo compagno attuale (uscito da non molto tempo dal carcere) è stato lo scorso 7 settembre. Erano tra i residenti di una piccola tendopoli spuntata a non molta distanza dalla zona della stazione ferroviaria, in un terreno dismesso a fianco di un’abitazione, nella zona più vicina al sottopasso ferroviario di Subborgo Federico Comandini. Dopo lo sgombero dell’area (nella foto), per la donna era scattato un foglio di via dal territorio comunale. Un allontanamento coattivo da rispettare, i cui termini non erano ancora scaduti. Lei ha comunque trovato il modo di partorire a Cesena, all’ospedale Bufalini.

Al momento, è difficile dire se questo comporterà anche una denuncia per la violazione degli obblighi di restare fuori dai confini comunali. Di certo non acquisirà il controllo del suo piccolo neonato, per il quale a breve i giudici minorili daranno ordini precisi ai servizi sociali. La prospettiva è l’affidamento a una famiglia che sia in grado di occuparsene, o magari lo voglia adottare.

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