Cesena, operatrice non si vaccina: focolaio in una casa di riposo

Cesena

Un focolaio di Covid-19 si è riacceso alla Casa Residenza Anziani e Centro Diurno Specialistico “Violante Malatesta”: dove i circa cento ospiti che vi abitano sono già stati tutti vaccinati anche con la seconda dose di Pfizer. Il nuovo focolaio è stato possibile, dagli esami svolti in tal senso dal dipartimento prevenzione Ausl, per colpa di una Oss: operatrice socio assistenziale che lavora in struttura ma che non si è voluta vaccinare. Ora è ammalata ed evidentemente ha riportato con sé il virus all’interno della Violante Malatesta creando un focolaio laddove non doveva più esserci. Un rischio simile era stato corso 10 giorni fa alla Casa di riposo Maria Fantini. Con un’altra operatrice positiva al Covid. Ammalatasi non per mancata volontà di vaccinarsi, ma perché neo assunta ed ancora non prenotata per la vaccinazione.

L’allarme rosso alla Violante si è invece acceso venerdì scorso quando, per i sintomi, l’Oss non vaccinata è stata sottoposta a tampone ed è risultata ammalata. Tra i suoi contatti stretti da controllare col tampone anche gli ospiti della Violante Malatesta: nella maggior parte grandi anziani non autosufficienti che in molti casi non hanno neppure capacità di deambulare. Il primo provvedimento preso dalla gestione della casa di riposo è stato bloccare le visite dall’esterno dei parenti, che di solito vengono fatte nella stanza degli abbracci. I padiglioni sono ora isolati “dal resto del mondo” e gli ospiti contagiati dovranno stare in isolamento anche all’interno. Si tratta di persone che normalmente vivono in stanze da due ed i 6 infettati sono tutti al primo piano della struttura. Dovranno restare isolati e non uscire di stanza (almeno per chi tra loro potrebbe camminare in autonomia) per non rischiare di contagiare gli altri.

La buona notizia (per ora) è che a quanto sembra i vaccini che hanno ricevuto stanno funzionando. Nessuno dei sei contagiati risulta sintomatico. Trattandosi però in qualche caso di persone non autosufficienti per poter dichiarare “stati di malessere” (ci sono tra gli ospiti demenze senili, Alzheimer ed incapacità comunicative dovute semplicemente all’età) per monitorare la loro “non sintomaticità” Covid ieri sono intervenute le squadre Usca che si sono spinte oltre al semplice monitoraggio della febbre, eseguendo esami più approfonditi. Il contagio è comunque emerso da troppi pochi giorni per poter subito cantar vittoria. La situazione di questi anziani contagiati dopo il vaccino sarà seguita quotidianamente.

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