Cesena, ok al bilancio del Comune con benefit da affitti e rifiuti

Archivio

Il bilancio 2023 del Comune è passato alla prova del voto, ieri sera in Consiglio comunale, col più scontato degli esiti: 14 sì della maggioranza formata da Pd e Cesena 2024, che si è espressa in modo compatto, e no altrettanto monolitico degli 8 consiglieri d’opposizione presenti, dei gruppi Lega, Cambiamo, Cesena siamo noi e Movimento 5 Stelle.

Approvati 4 emendamenti su 5

L’unica incrinatura nel muro contro muro l’hanno portata un emendamento presentato da Denis Parise (Csn): quello per stanziare 75.000 euro per abilitare ai disabili tre fermate bus su un lato di via Emilia Ponente, che ne era sprovvisto. È stato approvato grazie all’appoggio del centrosinistra, pur con la precisazione fatta dal capogruppo del Pd, Filippo Rossini, che sarebbe stato preferibile prevedere quell’investimento in tre diversi quartieri, spalmandolo nell’arco di un triennio. Al tempo stesso, Parise ha votato a favore di due delle tre proposte di modifica al bilancio presentate dalla maggioranza e approvate: quella che “dirotta” sull’iniziativa “Piazze dei cinema” 30.000 euro destinati agli sfalci e quello per creare impianti sportivi: 120.000 euro per creare spazi attrezzati per attività motoria in tre parchi, con interventi per 120.000 euro totali. L’esponente di Csn non ha invece condiviso il terzo emendamento voluto da Pd e Cesena 2024, quello più importante: una previsione di spesa di 100.000 euro per concedere incentivi sul fronte Imu ai proprietari di seconde case sfitte per convincerli a darle in locazione, per fare fronte a un’emergenza casa che in città è sempre più grave. È stato invece respinta la seconda proposta fatta da Parise: la rimozione dell’ex ristorante dei “Gessi” dal Piano alienazioni; di fronte alla sua osservazione che potrebbe diventare il fulcro di futuri camminamenti nella fascia pedecollinare, gli è stato ribattuto che la vendita non interesserà anche l’ampio parco attorno ma solo il fabbricato e un ristretto perimetro esterno.

La tariffa puntuale vale 1 milione

Per il resto, nella sua presentazione, l’assessore al Bilancio, Camillo Acerbi, ha ricordato sinteticamente i punti principali del preventivo 2023, ma soprattutto ha aggiunto un dettaglio importante relativo all’imminente introduzione della tariffa puntuale per pagare il servizio di raccolta rifiuti, cioè un sistema basato sul principio che si paga in proporzione a quanti se ne producono realmente, in termini di svuotamento dei bidoncini di ciascun utente. Ha spiegato che per le casse del Comune cambia poco, perché in pratica sarà una partita di giro, ma questa rivoluzione avrà un prezioso impatto positivo sulle tasche dei cittadini. Garantirà infatti un risparmio complessivo di oltre 1 milione di euro all’anno, che significa il 7-8% in meno rispetto alle attuali bollette. Un vantaggio che per famiglie e attività economiche deriverà da cambiamenti nell’organizzazione del servizio (per esempio, diverso trattamento degli insoluti e minori costi per la parte amministrativa), quantificabile in circa 500.000 euro, e per le imprese anche dalla detrazione Iva, che si stima possa valerne 600.000.

Lo scontro in assise

Il dibattito in aula è stato acceso e con pochi punti d’incontro tra gli opposti fronti. Molte riflessioni sono ruotate attorno al fatto che arriveranno dai fondi europei del Pnrr ben 53 milioni di euro su 88 totali messi a bilancio per un Piano di triennale di investimenti mai così ambizioso (negli anni passati la media era di circa 12 milioni investiti annualmente). L’opposizione usa questo dato per ridimensionare i meriti dell’amministrazione comunale, ma la maggioranza rivendica che non è affatto scontato riuscire presentare progetti in tempo e di qualità tale da essere selezionati. Comunque, anche sui singoli progetti i pareri tra i contendenti sono distanti anni luce. In particolare, Claudio Capponcini (5 Stelle), Denis Parise (Csn) ed Enrico Sirotti Gaudenzi (Lega) hanno criticato pesantemente la riqualificazione della zona della stazione e la nuova autostazione che sono state programmate, col terzo che l’ha definita un’opera «in stile Disneyland». Per il gruppo Cambiamo, Luigi Di Placido ha affermato che «molte delle linee di mandato tracciate nel 2019 non hanno ancora trovato attuazione, basta pensare alla rete tecnologica Man e alle connesse telecamere per la videosorveglianza», mentre Enrico Castagnoli ha puntato l’indice contro la «scarsa valorizzazione della Malatestiana antica, patrimonio Unesco di rilievo internazionale, e della rocca, da collegare alla Giostra dei cavalieri trasferendo il museo all’agricoltura, che in quel contesto ha poco senso. Dai banchi della maggioranza hanno invece evidenziato l’importanza di tanti interventi che si metteranno in campo, non solo sotto forma di lavori pubblici ma anche in ambito sociale. Sono l’ossatura di un bilancio che Rossini ha descritto così: «Rispetto a inizio legislatura il mondo è cambiato e noi ci siamo fatti trovare pronti». Armando Strinati (Cesena 2024) ha definito il bilancio «energico» e con «obiettivi chiari, accompagnati da un gran lavoro pancia a terra per trovare le risorse necessarie: non ci accontentiamo di tornare ai livelli pre-Covid, vogliamo andare ben oltre».


Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui