Cesena, oggi si cerca la verità dal corpo di Chiara

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Chiara e Cristina, una ritrovata e l'altra mai più. Sono Chiara Bolognesi e Cristina Golinucci, scomparse a poche settimane l'una dall'altra nel 1992 e ora entrambe al centro di una nuova indagine da parte degli inquirenti. Infatti la riapertura del caso di Chiara Bolognesi, 18enne che sparì il 7 ottobre del 1992 e il cui cadavere fu rinvenuto a fine ottobre dello stesso anno nel fiume Savio nella zona di Sant’Andrea in Bagnolo, vede anche la riapertura del caso di Cristina Golinucci, la 21enne scomparsa il 1 settembre del 1992, con la sua Fiat 500 ritrovata nel parcheggio del convento dei frati cappuccini, dove aveva appuntamento con il suo padre spirituale.

Ora la procura di Forlì ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’omicidio di Chiara Bolognesi, finora sempre considerato un suicidio. Nella giornata di oggi avrà luogo l’esumazione della salma della ragazza, che riposa nel cimitero di via Pacchioni. L’obiettivo è vedere se le moderne tecniche investigative consentono di scoprire nuove tracce che possano portare all’assassino. Che potrebbe essere anche quello di Cristina Golinucci, scomparsa poco più di un mese prima e mai ritrovata. Gli inquirenti devono valutare eventuali nuove prove. Le due ragazze non risulta si conoscessero, però avevano frequentato la stessa scuola (ragioneria al Serra) e ambienti cattolici, facendo entrambe volontariato per l’associazione Avo. E come detto sulla Rai il sospettato sarebbe un uomo ben inserito nell’ambiente cattolico cesenate. E da quel periodo nero emergono anche un paio di casi di violenze sessuali, da tempo denunciate.

«La riapertura di entrambi i casi di omicidio - dichiara Barbara Iannuccelli, avvocata dell'associazione Penelope, e di Marisa Degli Angeli, mamma di Cristina Golinucci - è stata fatta dalla Procura ritenendo che ci sia un unico assassino. Gli investigatori percorrendo questa nuova pista investigativa, mai battuta, potranno fare luce su tante questioni e speriamo che questa pista possa portare al ritrovamento del corpo di Cristina. Nel 2022 abbiamo presentato l'istanza per la riapertura del caso di Cristina evidenziando le criticità emerse ed in più lo abbiamo accompagnato con una rassegna stampa di allora del caso di Chiara. Allora, nel 1992, si parlava a Cesena di un mostro che aggrediva e faceva sparire le ragazze. Cristina e Chiara presentano molte similitudini, frequentavano la stessa scuola, la stessa associazione di volontariato, lo stesso territorio. Speriamo che la riesumazione del cadavere di Chiara permetta di completare il quadro investigativo e arrivare a fare giustizia per queste due povere ragazze».

«La riapertura del caso di Chiara mi riporta alla mente tanti ricordi - dice infine Marisa Degli Angeli, mamma di Cristina Golinucci - Don Ettore Ceccarelli mi diceva sempre che Chiara non era una suicida e anche allora a Cesena correva la voce di un mostro che colpiva le ragazze, ma ancora non si sapeva di Emanuel Boke. Dopo quella telefonata a don Ettore Chiara fu trovata, Cristina no. Ora spero che Barbara Iannuccelli riesca a darmi la verità su mia figlia».

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