Cesena: nuovo appello per salvare il Palazzaccio

Archivio

Anche il Partito Comunista di Forlì-Cesena chiede al Comune di attivarsi per salvare il “Palazzaccio”. «Oggi, l’avanzato stato di degrado e di abbandono in cui esso versa, sembra creare ancor più distanza temporale dalla celeberrima Battaglia del Monte, del gennaio 1832, che lo vide protagonista e di cui rimane unico testimone. Noi del Partito Comunista - si legge nel loro intervento - chiediamo che l’amministrazione comunale valuti la nostra proposta di attuare al Palazzaccio interventi di riqualificazione edilizia il più presto possibile, seppur mantenendo l’assetto originario, in modo tale da rendere quel luogo di interesse pubblico accessibile a visitatori, grandi e piccini e per avvicinare i più piccoli alla storia proponiamo la realizzazione di un museo interattivo».

Una voce e delle proposte che si aggiungono a quelle portate avanti da tempo e con grande impegno dal comitato “Salviamo il palazzaccio”, gruppo apartitico e apolitico che ormai da tempo si sta battendo, attraverso appelli e iniziative di sensibilizzazione, per cercare di strappare questo edificio all’abbandono e al degrado. Questo impegno ha portato il comitato a confrontarsi con il sindaco Enzo Lattuca e il Quartiere Fiorenzuola, ma anche con alcuni protagonisti del mondo culturale legato al Risorgimento. Uno di questi è Alessandro Minardi, coordinatore nazionale delle Associazioni risorgimentali, che il comitato ha incontrato lo scorso 4 agosto e che ha creato le premesse per nuove e future collaborazioni. È arrivato invece da Palo Poponessi, professionalmente legato alla clinica San Lorenzino e studioso soprattutto di vicende del periodo napoleonico, il suggerimento di lavorare per creare nell’area verde attorno all’edificio a un “percorso-vita monumentale”, dove si possa fare attività fisica e cultura al tempo stesso. Tra gli obiettivi del comitato c’è anche il tentativo di ottenere che l’edificio venga dichiarato monumento nazionale.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui